E siamo arrivati al 1956. Che inizia con il “Sogno dello zio”, riduzione televisiva in due tempi e un epilogo, in onda il 20 gennaio (in 4 puntate). Tratta dalla omonima opera di Dostoevskij, vi si mescolano critica di costume e umorismo nero.
Proprio in quell’anno ricorre il 75°anniversario della morte dello scrittore e la riduzione di Corrado Alvaro, con la regia di G. Morandi, vuole così celebrarlo.
Con il teleromanzo tratto dal capolavoro di Emily Brontë, “Cime tempestose”, esordisce alla regia Mario Landi, che firma anche la sceneggiatura insieme a Leopoldo Trieste. Sia pure vengano smorzati i toni esasperati e cupi dell’originale, il successo fu tale che il 31 luglio dello stesso anno viene trasmessa la replica. Fra gli interpreti Massimo Girotti, Anna Maria Ferrero e Armando Francioli.
Da domenica 18 marzo a domenica 22 aprile va in onda lo sceneggiato “L’alfiere”, tratto dal romanzo di Carlo Alianello, storia di un ufficiale borbonico all’epoca dello sbarco dei Mille. Il cast è di prim’ordine: Danieli, Mioni, Foà, Millo, Garrani, Lay, Modugno, Occhini, Manfredi, Sofio e tanti altri. La regia è di Anton Giulio Majano.
“La zia di Carlo”, farsa di Brandon Thomas del 1892, viene trasmessa il 28 settembre. L’allestimento è di Claudio Fino e il protagonista è Ugo Tognazzi, con accanto Raffaele Pisu e Fulvia Mammi. L’opera verrà riproposta nel 1983 dai Rai Uno, per la regia di Antonio e Andrea Frazzi.
Ginetta Ortona vince il primo concorso bandito dalla Rai per un’opera televisiva a carattere drammatico. E così il suo atto unico, “I nostri figli” va in onda il 6 ottobre; gli interpreti sono Maltagliati, Garrani e Menichetti. La regia è di Piero Turchetti.
Il giorno 27 dicembre sarà trasmessa la pièce del drammaturgo francese Georges Courtelaine (1898) “I Boulingrin”, diretta per il teatro da Luciano Mondolfo e per la TV da Antonello Falqui. Tra gli interpreti Bice Valori, Gianrico Tedeschi e Alberto Bonucci.
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