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Bergamo e Brescia capitali della Cultura, i sindaci: “Felici e onorati”

Dal Pd alla Lega al Movimento Cinque Stelle, tutte le fazioni politiche hanno accolto con entusiasmo la notizia: "Un'opportunità per il territorio"

“Felici e onorati per questa prima decisione”. Così il sindaco di Bergamo Giorgio Gori commenta il voto in Commissione Bilancio della Camera all’emendamento presentato dal deputato bergamasco Devis Dori (M5S) che prevedeva che il titolo di capitale della Cultura venisse assegnato a Bergamo e Brescia senza il bando del prossimo anno. Nell’emendamento si fa riferimento alla necessità di “promuovere il rilancio socio-economico e culturale dell’area sovraprovinciale più colpita dall’emergenza sanitaria”.

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La notizia è stata accolta con grande entusiasmo da tutte le fazioni politiche: il prossimo passo è l’ok del Senato, poi le due città di Bergamo e Brescia dovranno presentare al Ministero per i beni e le attività culturali, un progetto unitario di iniziative finalizzato a incrementare la fruizione del patrimonio culturale materiale e immateriale entro il 31 gennaio 2022.

Il Comune di Bergamo

“La scelta di anticipare il riconoscimento ci ha colti di sorpresa ma ci riempie di orgoglio – continua Gori -. Vi leggiamo infatti la condivisione della sfida che Bergamo e Brescia hanno inteso lanciare insieme attraverso la candidatura congiunta: unire le forze per rilanciare attraverso la cultura un territorio colpito come nessun altro dall’epidemia Covid-19, fare della cultura la bandiera della rinascita delle nostre città. Aver fin d’ora fissato il traguardo del 2023 ci consente di avviare un lavoro di progettazione che volgiamo il più possibile corale ed inclusivo, conviti che la cultura – prim’ancora che una fondamentale leva di attrattività turistica – possa rappresentare una cura preziosa per le nostre comunità ferite. Desidero ringraziare i parlamentari che si sono prodigati per questo risultato, tutte le forze politiche che hanno condiviso la decisione e i tanti sindaci che nelle scorse settimane hanno dichiarato il loro appoggio alla nostra candidatura”.

“L’emendamento approvato è un ottimo auspicio per l’inizio di un percorso che unisce i due territori in un progetto che sarà condiviso sin dall’inizio – aggiunge l’assessore alla Cultura di Palafrizzoni Nadia Ghisalberti -. Tutte le associazioni culturali della città, da quelle più internazionali alle realtà più piccole e di quartiere, hanno accolto l’annuncio della candidatura con grande entusiasmo, pronte a dare il loro contributo di idee e progettualità e ad essere protagoniste di una rinascita che dovrà investire tutti i settori della città. Una candidatura che ha avuto un così largo sostegno dai sindaci lombardi e ora dal governo, ci dà una grande responsabilità e ci impegna tutti perché diventi una concreta opportunità di rilancio per un settore così colpito dall’emergenza Covid-19, e un’occasione di ripensamento complessivo della città che potrà riscoprire la cultura come luogo capace di esprimere uno straordinario valore di unità, coesione sociale e di solidarietà, così indispensabili per guardare al futuro”.

Il Comune di Brescia

“Il via libera in Commissione bilancio alla Camera – commenta il sindaco di Brescia Emilio Del Bono – è un tassello decisivo per raggiungere questo traguardo. Certo, dobbiamo ancora attendere che l’emendamento diventi legge, ma se tutto andrà come previsto useremo al meglio questa occasione di rilancio per i nostri territori. I mesi difficili che abbiamo trascorso hanno reso in noi ancora più forte la convinzione che dobbiamo investire sulle nostre risorse e farle conoscere a un pubblico sempre maggiore. Abbiamo molto da offrire e lo dimostreremo con impegno e passione, dimostrando la nostra resilienza, la nostra capacità di rimetterci in cammino. Recupereremo e faremo crescere le energie che, anche nei momenti più duri, abbiamo dimostrato di avere”.

“Sono molto soddisfatta – aggiunge la vicesindaco e assessore alla Cultura Laura Castelletti -. Il governo mostra di avere fiducia nelle nostre città e noi stiamo lavorando per creare qualcosa di unico. È un obiettivo ambizioso di rilancio sociale e culturale, che non si esaurirà con il 2023, ma traccerà una strada innovativa. Ripartiremo dalla cultura e dal nostro patrimonio, ma non sarà un punto di arrivo, bensì una tappa di un percorso che, ne sono certa, ci porterà a esplorare interessanti opportunità”.

Devis Dori (M5S)

“Bergamo e Brescia meritano di passare dallo status di città simbolo dell’emergenza sanitaria a quello di territori simbolo della bellezza e dalla rinascita del Paese. Durante l’emergenza Covid, Bergamo, la mia terra, così come Brescia ed altre città italiane, hanno pagato un caro prezzo in termini di vite umane e di sofferenza. Fare di questi due territori un punto di riferimento culturale per un anno significa offrire un contributo concreto alla loro ripartenza. Arte, cultura, tradizioni e bellezza sono devono essere gli strumenti privilegiati con i quali ricostruire il tessuto sociale e ridisegnare il futuro della nostra penisola. Bergamo e Brescia, l’Italia intera, hanno resistito con orgoglio e tenacia nei momenti più bui, ora è il momento di ripartire con quanto di meglio possiamo offrire a noi stessi e al mondo: la bellezza”.

Il Pd bergamasco

“Siamo molto soddisfatti per l’approvazione di oggi in Commissione Bilancio alla Camera dell’emendamento, proposto dal collega Devis Dori e da noi subito sottoscritto per Bergamo e Brescia Capitali della Cultura 2023 – dichiarano il Viceministro Antonio Misiani e i deputati Pd Maurizio Martina ed Elena Carnevali -. Si tratta di una grande occasione per ripartire nei nostri territori e già nelle prossime settimane sarà importante iniziare a lavorare alla programmazione dell’evento, supportando tutte le potenzialità e le energie delle nostre due città. Da parte del Governo si tratta di un’ulteriore concreta azione al servizio delle nostre terre che ci sprona a fare sempre meglio”.

Fontana e la Lega

“È ufficiale! Bergamo e Brescia sono capitali italiane della cultura per il 2023 – recita il post sui social del governatore lombardo Attilio Fontana -. Bergamo e Brescia insieme. Unite da ciò che sempre le ha caratterizzate e rese famose nel mondo: l’arte, la storia e la tradizione. È sufficiente pensare alla Città Alta o al Museo di Santa Giulia per comprendere come Bergamo e Brescia meritino questo riconoscimento. Tutta la Lombardia sosterrà Bergamo e Brescia per questo importante evento”,

“Soddisfatti che sia passata la proposta di conferire a Bergamo e Brescia il titolo di capitali della Cultura – dichiara Rebecca Frassini, membro della Commissione Bilancio alla Camera, insieme ai deputati bergamaschi Alberto Ribolla, Daniele Belotti e Cristian Invernizzi – è un’ottima notizia che sia stata accolta in commissione dal momento che si tratta di un intervento per favorire il rilancio socio-economico e culturale del territorio più colpito dalla pandemia ovvero quello delle province di Bergamo e Brescia. È importante – aggiungono – dare risalto a due territori che hanno sofferto più di tutti la pandemia pagando con un numero altissimo di morti. La Lega da subito ha sostenuto e appoggiato la candidatura della propria città, Bergamo merita un aiuto per i sacrifici e la sofferenza delle famiglie bergamasche. Il rilancio della città servirà a dare fiducia ad un territorio messo ko dalla pandemia e a far tornare lavoro e investimenti”.

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