Una lunga lista di novità che entrano in vigore da oggi, mercoledì 1 luglio: sono quelle varate dal Governo per alimentare i consumi da un lato e per contrastare l’evasione fiscale dall’altro.
Bonus vacanze
Si parte, visto il periodo, da Bonus vacanze che può essere richiesto dalle famiglie con Isee in corso di validità fino a 40mila euro tramite identità digitale Spid e l’App dei servizi pubblici IO con Qr code da spendere nelle strutture ricettive, b&b e agriturismi in Italia. Vale una sola richiesta per famiglia, con bonus a importo decrescente: 500 euro per i nuclei con almeno 3 membri, 300 per quelli di due e 150 euro per i single, da spendere esclusivamente in Italia e in un’unica soluzione.
L’80% della somma sarà scontato direttamente dalla struttura sul conto finale, mentre il restante 20% varrà come detrazione Irpef per la famiglia.
Credito d’imposta ristrutturazioni
Dall’1 luglio entra a sistema anche il maxi credito d’imposta al 110% per i lavori edilizi di efficientamento energetico, adeguamento antisismico e di installazione di pannelli fotovoltaici o colonnine di ricarica per veicoli elettrici.
Alcuni parametri potrebbero essere ancora aggiustati, ma l’idea di base prevede la detrazione per gli interventi (cappotto termico e sostituzione degli impianti di riscaldamento) effettuati dall’1 luglio al 31 dicembre che portino al miglioramento di due classi energetiche o il raggiungimento di quella superiore qualora non fosse possibile la doppia salita.
In presenza di quei lavori anche gli interventi di riqualificazione possono godere dell’incentivo al 110%.
Bonus Renzi più ricco
Cambio in corsa anche per il famoso “Bonus Renzi” da 80 euro, che sale ora a 100 per gli undici milioni di beneficiari con reddito da 8.174 a 26.600 euro.
Un contributo che ora viene allargato anche ai redditi fino a 28mila euro.
Misure differenti, invece, per chi percepisce fino a 40mila euro, con il bonus che diventa detrazione fiscale: da 480 a 80 euro per chi percepisce fino a 35mila euro, tra 80 e 0 nell’ultima fascia 35-40mila.
Scende tetto dei contanti
Ci sono poi due interventi pensati per limitare l’uso dei contanti e contrastare evasione fiscale e riciclaggio.
Il tetto all’uso del contante scende da tre a duemila euro, oltre i quali è necessario utilizzare strumenti tracciabili: nessun limite, invece, alle operazioni (prelievi e versamenti) sul proprio conto corrente. Un primo passo verso l’obiettivo di riportare a mille euro il limite massimo di uso del contante, previsto per il gennaio 2022. Particolare attenzione sarà riservata ai “furbetti” che per aggirare la norma proveranno a frazionare il pagamento in più soluzioni per far rientrare il contante nel tetto massimo.
Installare il Pos costa meno
Dall’altro lato, da giovedì 1 luglio parte il credito di imposta nell’ordine del 30% dei costi fissi e variabili sostenuti da commercianti e professionisti per l’installazione e la gestione del Pos.
Una misura che coprirà le commissioni per le operazioni effettuate, fino a 400mila euro di ricavi o compensi. Il credito di imposta sui costi sostenuti potrà poi essere usato in compensazione tramite modello F24 dal mese successivo e dovrà poi essere inserito anche in fase di dichiarazione dei redditi.
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