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Le bici sono rintracciabili?

Vi raccontiamo la storia di Mario: dal furto al sorriso

I dati parlano chiaro. In queste giornate stiamo veramente assistendo a un’esplosione del mercato bici Italia che non ha precedenti. Sono tante le cause di questa situazione per niente prevedibile fino a qualche mese fa. La corsa alla bici ha richiamato tutti: appassionati, sportivi alle prime armi e anche qualche “furfante” che, spinto da questo incredibile boom della domanda, ha cercato di mettere le mani su qualche bicicletta.

Vi raccontiamo questa storia a lieto fine che ha visto coinvolti in un’azione congiunta tre attori ben definiti: il Comando dei Carabinieri, il consumatore finale e l’azienda SCOTT Italia.

Il consumatore, che per ovvie ragioni di privacy chiameremo Mario, da tempo aspettava la sua bike presso il suo rivenditore. Una e-bike, una delle più ambite da appassionati e non. Dopo tante settimane di attesa, arriva il momento del ritiro dal proprio dealer di fiducia e purtroppo qui l’amara scoperta. La bici di Mario scompare dal radar del vettore logistico e purtroppo non risulta più rintracciabile.

Mario, non demorde e spinto dalla sua passione cerca di trovare una soluzione ed inizia a setacciare con costanza tutti i siti di e commerce fino a trovare la stessa bici tanto desiderata. E’ identica e sembra proprio la sua. Spinto dalla curiosità, e soprattutto dalla diffidenza dell’acquisto tra privati, chiede il numero di telaio del mezzo e incredibilmente lo stesso combacia con il numero di telaio della sua ebike ordinata dal dealer qualche settimana fa.

Grazie all’attività di intelligence e alla collaborazione tra i Carabinieri di Albino (BG) Capriolo (BS), Mario e SCOTT, la e-bike viene finalmente recuperata in una retata e affidata al dealer che con perizia la prepara per la messa in strada.

Mario ora può veramente sorridere. Grazie al suo approccio investigativo al senso civico e alla collaborazione congiunta di più attori è riuscito a trasformare questa brutta esperienza in una storia da raccontare.

Vi ricordiamo che tutte le bici SCOTT presentano un numero seriale posizionato nella parte sottostante del movimento centrale. Conservatelo. Questo codice è univoco e permette di identificare la bici in qualsiasi momento. Questa caratteristica ha permesso di “inchiodare” i malfattori e ora Mario pedala libero gustandosi ogni chilometro.

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Ringraziamo l’Arma, il Comandante Francesco Chiofalo e le stazioni CC di Albino (BG) e Capriolo (BS)

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