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L'analisi

Muriel mai così prolifico: solo 9 volte titolare e già 15 gol in campionato

Il colombiano dell'Atalanta non ha mai giocato così poco e non ha mai segnato così tanto: la mano di Gasperini si vede soprattutto su di lui

Avere Luis Muriel in panchina è un vero e proprio lusso, soprattutto per una squadra come l’Atalanta che, solo qualche anno fa, un giocatore del calibro del colombiano non se lo poteva proprio permettere. Altro che riserva.

Con Gian Piero Gasperini le cose sono cambiate notevolmente, tanto che un attaccante come Muriel nella Dea di oggi fa un’immensa fatica a trovare spazio.

Del resto, il tecnico piemontese non scherzava affatto quando commentava la cessione di Dejan Kulusevski (di proprietà dell’Atalanta ma nel frattempo esploso a Parma) alla Juventus per quasi 45 milioni di euro: “Qua non giocherebbe…” aveva detto, sornione.

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Sarà perché il Gasp dai suoi giocatori sa togliere il meglio. E Muriel, riserva di gran lusso, lo sta dimostrando alla grande: quest’anno a Bergamo è stato impiegato da titolare col contagocce (solo 9 volte, la maggior parte delle quali tra ottobre e dicembre, con Duvan Zapata infortunato), mentre altre 16 volte è stato chiamato in causa a gara in corso. Ma i gol non sono mancati, anzi: le 15 marcature in campionato rappresentano un vero e proprio record per l’ex Siviglia, che mai aveva segnato tanto in Serie A. Neppure quando era titolare fisso.

A Lecce, nell’anno dell’esplosione (2011-’12) 25 gare dal 1′ e 4 ingressi dalla panchina. Totale: 7 gol e 8 assist.

Muriel
Luis Muriel con la maglia del Lecce

Nelle due stagioni e mezza a Udine è stato frenato da qualche infortunio di troppo, soprattutto all’inizio dell’avventura friulana. Nel primo anno 15 partite da titolare e 7 dalla panchina, per un totale di 11 gol e 3 assist. Nel secondo anno Muriel è stato invece scelto 14 volte titolare mentre 10 volte è entrato dalla panchina, contribuendo alla qualificazione in Europa dei bianconeri con un totale di 4 gol e 1 assist. In questi due anni il colombiano ha però perso 23 gare ufficiali per infortunio.

Nella stagione 2014-’15 tra Udinese e Sampdoria è stato schierato titolare 16 volte, mentre 11 volte è subentrato dalla panchina, segnando 4 gol e servendo 5 assist.

Muriel
Il colombiano esulta con la casacca della Samp

A Genova due stagioni più che positive: nella prima (2015-’16) è stato titolare 19 volte ed è entrato dalla panchina 13 volte, realizzando 6 gol e regalando 5 assist; nella seconda (2016-’17) ha giocato 25 volte titolare e 6 volte è entrato dalla panchina, chiudendo l’anno con 11 gol e 6 assist.

A Siviglia nella stagione 2017-’18 ha realizzato 7 gol e servito un assist con 17 partite da titolare e 12 da panchinaro subentrato. La stagione successiva, quella 2018-’19, ha invece giocato titolare 17 partite ed è entrato dalla panchina 8 volte, segnando 7 gol e servendo un assist con le maglie di Siviglia e Fiorentina.

A Bergamo, sotto la guida del Gasp, Muriel sembra trasformato.

Luis Muriel
Muriel esulta con Gasperini dopo il gol del 3-1 a Udine

Quando entra in campo con lo spirito giusto l’Atalanta ne trae sempre vantaggio: a dirlo sono i punti, pesantissimi, conquistati grazie ai suoi gol nei secondi tempi. Nella prima di campionato a Ferrara, ad esempio, Muriel è entrato sul 2-1 per i ferraresi e ha realizzato le due reti che hanno ribaltato il risultato finale, così come decisiva è stata la sua doppietta domenica alla Dacia Arena.

In mezzo altre due doppiette (a Roma con la Lazio e a Torino con i granata), la tripletta servita ancora all’Udinese nel 7-1 dell’andata e i gol contro Genoa, Verona, Milan e Lecce che hanno solo contribuito al festival del gol nerazzurro.

Numeri, questi del colombiano, da grande attaccante. Altro che riserva.

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