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Ortofrutta

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Buoni e rinfrescanti, è il momento dei frutti di bosco: la ricetta dello Yogomisù

In modo particolare un ruolo da protagonisti spetta ai mirtilli e ai lamponi nazionali, disponibili anche con origine locale

Sono i piccoli frutti, chiamati anche frutti di bosco, il prodotto della settimana al mercato ortofrutticolo bergamasco. Buonissimi e rinfrescanti, sono l’ideale in questi giorni contraddistinti dall’arrivo del primo caldo estivo.

In modo particolare un ruolo da protagonisti spetta ai mirtilli e ai lamponi nazionali, disponibili anche con origine locale, mentre per le more è ancora un po’ presto: per trovare quelle del nostro territorio bisogna attendere qualche settimana.

Il rapporto qualità-prezzo oscilla in funzione delle richieste ma è tendenzialmente favorevole al consumatore anche grazie agli abbondanti quantitativi su cui si può contare.

Gli approvvigionamenti da parte del settore della ristorazione non sono ancora giunti a pieno regime e la buona disponibilità di raccolto spinge le quotazioni verso il basso.

Dotati di svariate proprietà per la salute e il benessere dell’organismo, contengono vitamine, specialmente A, B1, B2 e C, che aiutano a rinforzare il sistema immunitario e a proteggere l’apparato cardiovascolare.

Non mancano, inoltre, di sali minerali, tra cui potassio e magnesio, ma anche fibre, utili per regolare l’intestino, aiutare la vista e migliorare la qualità della pelle.

In cucina si possono consumare al naturale, conditi con zucchero e limone, in macedonia, oppure per preparare primi piatti (come il risotto) e secondi (abbinati a bocconcini di pollo, filetti di manzo, spigola, salmone o pesce spada). Solitamente, poi, sono usati per yogurt, gelati, marmellate, gelatine, panna cotta, mousse, torte e cheese cake.

Dando uno sguardo più in generale al mercato ortofrutticolo, aumenta in maniera considerevole l’offerta di albicocche. Il livello qualitativo migliore è ancora quello espresso dalle varietà provenienti dagli areali produttivi centro-meridionali italiani. Risulta ancora sugli scudi il raccolto del nord Italia: a pagare più di tutti il prezzo delle gelate tardive di marzo è stato il territorio emiliano-romagnolo.

Siamo nella fase calante dell’offerta di ciliegie. Al centro della scena ci sono i produttori situati a quote più alte, da dove arrivano varietà a maturazione tardiva ed essendo i volumi inferiori riescono a spuntare quotazioni maggiormente remunerative.

Risulta mediamente sostenuto il valore di mercato delle fragole: la maggior parte dell’offerta è in mano all’areale produttivo trentino, i quantitativi sono piuttosto limitati e la buona qualità porta a rincari.

Pesche e nettarine provengono principalmente dall’Italia centro-meridionale e i costi sono tendenzialmente stabili. C’è un’ampia forbice di prezzo in funzione della pezzatura dei frutti: gli esemplari più piccoli sono particolarmente convenienti mentre quelli più grandi hanno un gap decisamente marcato.

Aumenta la disponibilità di uva da tavola Vittoria, per la quale il territorio di riferimento al momento rimane la Sicilia. Diventano più consistenti i quantitativi ma siamo ancora lontani a raggiungere il livello qualitativo che si aspetta il consumatore e questo svaluta il prodotto.

Si intensifica l’offerta di susine italiane, anche in questo caso soprattutto per gli areali dell’Emilia Romagna ci saranno problemi per le gelate che hanno inciso negativamente sul raccolto.

Il caldo ha ravvivato la richiesta di mercato di meloni e angurie. Per i primi i prezzi tendono ad assestarsi verso l’alto rispetto alla scorsa settimana, quando avevano avuto un crollo verticale, mentre per le angurie si posizionano verso il basso ma più lentamente rispetto a quello che ci si poteva aspettare: una buona ripartenza dei consumi ha permesso una tenuta delle quotazioni.

Passando al comparto orticolo, è in contrazione il valore di mercato dei cavolfiori. Oltre a quelli dell’Alto Adige ci sono quelli esteri, soprattutto polacchi che, a fronte di una differente qualità, sono reperibili a condizioni più convenienti e hanno portato questa verdura al ribasso.

È buono il rapporto qualità-prezzo dei fagiolini: l’andamento climatico favorevole ha evidenziato un marcato livello qualitativo anche per il prodotto locale.

Rimane stabile la lattuga Cappuccio ed è sempre valida l’offerta degli spinaci freschi soprattutto locali.

Per concludere, si confermano convenienti le zucchine che si possono acquistare soprattutto con provenienza nazionale: il luogo d’origine di riferimento è il Veneto, in modo particolare Verona, ma sono ottime anche quelle locali.

yogomisu

LA RICETTA DELLA SETTIMANA
a cura di GialloZafferano

Yogomisù

Ingredienti per 4 vasetti da 175-200 ml

Yogurt greco bianco intero 350 g
Panna fresca liquida 90 g
Zucchero a velo 10 g

Per la coulis

Frutti di bosco (lamponi, more e mirtilli) 200 g
Zucchero di canna 50 g
Acqua 40 g

Per comporre

Savoiardi 8
Frutti di bosco q.b.
Menta q.b.

Preparazione

Per preparare lo yogomisù come prima cosa versate lo zucchero di canna in un pentolino, aggiungete l’acqua e portate ad ebollizione senza mai mescolare. Quando lo zucchero sarà completamente sciolto aggiungete i frutti di bosco e cuocete il tutto per circa 5 minuti. Trasferite poi nel bicchiere di un mixer e frullateli fino ad ottenere una consistenza cremosa. Trasferite la purea all’interno di una pirofila e tenete da parte.

Passate alla crema. Come prima cosa iniziate a montare la panna ben fredda aggiungendo lentamente lo zucchero a velo. Trasferite poi lo yogurt in una ciotola e aggiungete la panna poco per volta facendo dei movimenti rotatori dal basso verso l’alto. Passate a comporre i vostri bicchierini. Prendete uno dei savoiardi e spezzatelo a metà.

Immergete entrambi i pezzi all’interno della purea di frutti di bosco e utilizzando una forchetta rigirateli in modo da ricoprire i savoiardi su tutti i lati. Prendete uno dei vasetti da 175-200 ml massimo e create un primo strato di crema. Aggiungete entrambi i pezzi di savoiardi e un pò di purea. Ripetete la stessa operazione per l’altro stato, aggiungendo prima un cucchiaio di crema poi due pezzi di savoiardi passati nella purea e ultimate ancora con un cucchiaio di crema.

Sbriciolate i lamponi disidratati fino ad ottenere una polvere e utilizzatela per guarnire la superficie dello yogomisù. Ultimate con frutti di bosco e foglioline di menta e ripetete la stessa operazione anche per gli altri 3. Riponete in frigorifero e lasciate rassodare per almeno 1 ora prima di servire il vostro yogomisù!

Conservazione

Consigliamo di conservare lo yogomisù in frigorifero per 1 giorno al massimo. Si sconsiglia la congelazione.

Consiglio

Non riuscite a trovare i lamponi disidratati? Nessun problema! Sostituiteli con del cacao amaro.

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