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Anche in bergamasca

In montagna dopo l’emergenza: nei rifugi c’è il kit anti-Covid del Cai

Un sanificatore generatore di ozono per i locali, un termometro per misurare la febbre a collaboratori e avventori, un saturimetro per misurare la concentrazione di ossigeno nel sangue, mascherine con filtri intercambiabili e la cartellonistica da esporre con le indicazioni per i frequentatori

Un lavoro imponente, quello messo in campo del Club alpino italiano attraverso la sua Commissione Centrale Rifugi e Opere Alpine, per rendere tutti i rifugi di proprietà CAI più sicuri in vista dell’imminente stagione estiva. Ogni gestore di rifugio riceverà gratuitamente il kit anti Covid ideato dalla stessa Commissione, che è già in distribuzione in tutta Italia. Il Kit serve a rendere più sicura la gestione e la fruizione dei rifugi e grazie a strumenti e presidi fondamentali: un sanificatore generatore di ozono per i locali, un termometro per misurare la febbre a collaboratori e avventori, un saturimetro per misurare la concentrazione di ossigeno nel sangue, mascherine con filtri intercambiabili e la cartellonistica da esporre con le indicazioni per i frequentatori.

Uno degli strumenti più interessanti tra quelli presenti nel kit è il generatore di ozono che verrà utilizzato per sanificare le stanze dei rifugi. Grazie a 4 programmi preimpostati e oltre 99 programmi personalizzabili il processo di sanificazione risulta semplice ed immediato. Possono essere programmati i minuti del ciclo oppure i metri cubi della stanza e grazie ad alcuni led colorati e avvisi acustici l’intero processo è guidato in tutte le sue fasi.

Esprime soddisfazione Giacomo Benedetti, Presidente della Commissione Rifugi, dopo la consegna simbolica del primo kit al Rifugio Quintino Sella al Monviso: “Abbiamo illustrato le parti che compongono il kit consegnandolo ufficialmente al gestore alla presenza della Sezione CAI di Saluzzo. È stato un momento emozionante e di alto profilo, proprio il valore che ha per la nostra Associazione questo rifugio. Qui dove tutto è nato è come se avessimo consegnato di persona il kit a tutti i nostri rifugisti”. La Commissione Rifugi era presente con il suo componente Alberto Pirovano anche al Rifugio Lecco ai Piani di Bobbio, dove il kit completo è stato consegnato ai gestori, felici per questo fondamentale aiuto.

Le consegne, organizzate dalla Sede centrale CAI di Milano, sono iniziate da qualche giorno per far arrivare su tutto il territorio nazionale, in breve tempo, l’attrezzatura. È stata costruita una rete di circa 30 punti di raccolta lungo tutta l’Italia per favorire la distribuzione ai rifugi. Quest’ultima è gestita localmente con il prezioso aiuto di Sezioni e Gruppi regionali CAI. Sono diversi i kit già arrivati a destinazione – molte le aree raggiunte, per esempio le province di Bergamo, Brescia, Milano, la Valtellina e i comuni brianzoli di Sovico, Carate e Lissone – e nei punti di raccolta sono già stati recapitati tutti i termometri e la cartellonistica e circa la metà degli ozonizzatori, saturimetri e mascherine. Le ultime consegne saranno completate entro la prossima settimana.

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