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L'intervista

“Roma e Napoli? Quest’anno l’Atalanta e la Champions le vedono solo col binocolo”

L'ex attaccante nerazzurro Lele Messina: "La banda di Gasperini è migliore anche dell'Inter: per me chiuderà al terzo posto"

Sempre più in zona Champions, con il quarto posto che avvicina il terzo dell’Inter (ora a quattro punti). E tanti gol come ne aveva segnati in tutto lo scorso campionato: a 11 partite dalla fine l’Atalanta viaggia con una media che la porterebbe ben oltre i cento gol, ma già quota 100 stagionale potrebbe essere raggiunta a breve, visto che finora sono 94 i gol segnati nelle 36 partite fin qui giocate.

Il paradosso dell’ultima giornata è che i tre gol realizzati contro la Lazio portano la firma dell’esterno sinistro Gosens (già a 8 in campionato), del centrocampista-trequartista Malinovskyi (5 gol in campionato) e del difensore centrale Palomino (2 gol, il primo contro la Roma il 5 febbraio scorso). Ma nessuno dei tre attaccanti, che quindi restano a 15 (Ilicic) e 13 reti (Zapata e Muriel). Come si spiega? Lele Messina, ex attaccante nerazzurro, uno che aveva una certa facilità a fare gol, non si stupisce: “L’Atalanta ha un gioco che è una giostra continua, i terzini a turno si lanciano in avanti, poi sulle palle inattive i difensori si inseriscono sempre, come ha fatto Palomino contro la Lazio e anche questa è un’altra grossa arma tra quelle studiate da Gasperini. Ed è un bel vantaggio per l’Atalanta, se capita una giornata storta a Zapata, ecco che fanno gol gli altri”.

Giornata storta come è capitata a Immobile, che è rimasto a secco (merito anche dei difensori atalantini)? “Per la verità Immobile non mi fa impazzire, quest’anno gli riesce tutto…Preferisco Zapata, che lavora tanto anche per la squadra e se ben ricordate il primo gol nasce da un suo suggerimento a Hateboer che poi crossa per la testa di Gosens. Certo, fa notizia vedere Zapata che sbaglia due gol, col Sassuolo era stato infallibile, però Duvan è sempre utilissimo alla squadra”.

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Messina ha poi parole di elogio per gli altri cannonieri di giornata: “Gosens ha fatto un gran gol, una bella frustata e giustamente poi visto che era un po’ stanco è entrato Castagne, che pure meriterebbe di giocare e però sta in panchina. Quanto a Malinovskyi, non vedevo da tempo un gol così bello. Ruslan quando gioca dà sempre il suo contributo, nel finale ha avuto qualche minuto per ricominciare anche Ilicic, ma mi sembrava un po’ titubante. Ho visto che è stato considerato migliore in campo il Papu, secondo me però la sua partita è stata in chiaroscuro, a volte tiene troppo la palla”.

Allora chi sarebbe stato il migliore? Per Messina quella con la Lazio è stata la classica partita in cui diversi giocatori hanno brillato, più che uno solo: “Io direi Hateboer, Malinovskyi, non ne vedo uno in particolare. E hanno giocato molto meglio anche Toloi e Djimsiti quando il mister ha cambiato la loro posizione. Sono quegli accorgimenti che alla squadra fanno bene”.

Stavolta molto meglio che all’andata per il risultato finale: allora dal 3-0 per i nerazzurri al 3-3…”Ma all’andata siamo stati dei polli” è l’analisi di Lele Messina, “senza contare che Rocchi ha regalato due rigori e la Lazio ci ha ripresi. Nonostante tutto sul 3-2 l’Atalanta aveva sbagliato un paio di palle gol clamorose. Che importanza ha aver battuto una grande come la Lazio? Guardate come gioca l’Atalanta e che rimonta ha fatto: nessuna squadra vorrebbe incontrarla”.

E poi ci sono giocatori come Malinovskyi che torna titolare e segna, lo stesso può valere per Pasalic, per non parlare di Muriel, che pure deve fare panchina: “Muriel mi è piaciuto contro la Lazio. Ma anche de Roon, a parte l’episodio sciagurato dell’autogol, poi ha macinato gioco e chilometri come è abituato. Malinovskyi e Muriel in panchina? E’ normale, se una squadra punta alla Champions deve avere alternative all’altezza e comunque prima o poi giocano tutti”.

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Quindi quarto posto confermato? “Secondo me arriviamo terzi”, si lancia Messina, “l’Inter non mi piace, avete visto che fatica ha fatto con la Samp e poi col Sassuolo. L’Inter è una squadra normale”.

L’Udinese, che l’Atalanta affronterà domenica? Può dare fastidio soprattutto per la sua fisicità? “Sì ma…avete visto all’andata: espulso un loro giocatore, hanno preso sette gol! Dobbiamo martellarli, è una squadra che non ci ha mai regalato niente, una volta siamo anche retrocessi dopo aver perso con loro. Poi mancherà De Paul che è squalificato ed è il punto di riferimento del loro gioco, pesante anche l’assenza di Mandragora che è infortunato. Il più fastidioso davanti è Okaka”.

Tornerà dall’inizio Ilicic? “Mah, io aspetterei anche che riprenda bene, la caviglia è un punto delicato, meglio tenerlo per il Napoli che arriverà a Bergamo giovedì 2 luglio e pensando che poi servirà in Champions. Non lo sprecherei, tra l’altro torna a disposizione Pasalic, lo stesso Malinovskyi potrebbe essere confermato”.

Senta, ma Roma e Napoli pensano ancora di riuscire a prendere l’Atalanta. Cosa dice? “Sì, col binocolo…”.

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