“Siamo felici di poter partecipare alla commemorazione delle vittime della strage che si è verificata nella nostra terra e che ha colpito più di sei mila famiglie bergamasche. Allo stesso tempo, siamo rammaricati perchè tra tanti sindaci non si è pensato di invitare le famiglie delle vittime. Un po’ come celebrare un matrimonio senza sposi”. È questo il pensiero di Luca Fusco, presidente del comitato Noi Denunceremo.
“Noi stessi siamo stati invitati a partecipare dopo numerosi solleciti al Comune di Bergamo lo scorso giovedì pomeriggio – aggiunge -. Credevamo che per via della cassa di risonanza del lavoro svolto in questi mesi in stretta collaborazione con la Procura di Bergamo, un posto ai famigliari delle vittime spettasse senza bisogno di insistenti richieste. Del resto, sarà anche grazie all’incessante operato del comitato e dei suoi legali che molte delle vittime che verranno commemorate domani otterranno giustizia”.
Ad ogni modo, Fusco ringrazia il sindaco di Bergamo Giorgio Gori “per averci concesso di essere presenti, seppure solo nella mia persona, come comitato. Presenziare al fianco del sindaco Gori e del presidente Mattarella ci mette nella condizione di sperare che non tutta la politica (‘che noi incolpiamo per la mancata zona rossa ad Alzano e Nembro’, sottolinea il comitato) si stia nascondendo dietro a un dito. Anzi, che parte di essa, quella più a contatto con la propria comunità nella figura dei sindaci, sia al nostro fianco per chiedere che siano date verità e giustizia ai nostri morti”.
Il comitato si augura che un simile evento possa essere organizzato anche a Brescia, “che ha sofferto tanto quanto Bergamo durante la pandemia – conclude -. Auspichiamo che la stessa procura di Brescia faccia luce sulle decisioni che hanno portato la Regione a non dichiarare Orzinuovi zona rossa nonostante i solleciti dell’Istituto Superiore della Sanità. Una questione intorno alla quale ruota ancora oggi un imbarazzante silenzio”.
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