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Il lutto

I gandinesi lo salvarono dai lager nazisti: Siegbert Lowi muore a 87 anni

Quando era ancora bambino, negli anni ’40, aveva trovato rifugio a Gandino insieme alla madre Mariem e alla sorella Marina

Dopo essersi salvato dai lager nazisti da bambino grazie ai gandinesi, Siegbert Lowi è morto all’età di 87 anni negli Stati Uniti, mantenendo vivo nel cuore per un’intera vita il ricordo dell’aiuto dei bergamaschi che salvarono lui e la sua famiglia dalla deportazione nazista.

Lowi viveva a Miami ma quando era ancora bambino, negli anni ’40, aveva trovato rifugio a Gandino insieme alla madre Mariem e alla sorella Marina. Gli ebrei ospitati nel paese seriano in quegli anni furono una sessantina, con un grande rischio per le famiglie gandinesi.

I primi a ospitare i Lowi furono Bortolo e Battistina Ongaro, insieme a Vincenzo Rudelli, al tempo sindaco di Gandino, e Giovanni Servalli, impiegato comunale, che lavorarono per i documenti di copertura. In seguito, i coniugi Francesco Lorenzo e Maria Chiara Carnazzi Nodari ospitarono i Lowi nella cascina di Prat Serval, visto che in paese la situazione era diventata più rischiosa.

Negli anni trascorsi a Gandino, Mariem Lowi sui documenti divenne Maria Loverini (cognome del noto pittore gandinese che fu direttore dell’Accademia Carrara), mentre i figli divennero Marina e Gilberto Carnazzi.

Siegbert Lowi

A creare un forte legame tra i Lowi e la famiglia Ongaro fu il particolare legame tra i loro bambini. Il destino infatti volle che Giuseppe Ongaro, figlio di Battistina e Bortolo, fosse nato lo stesso giorno, mese e anno di Siegbert, nel 1933. I bambini, successivamente, furono accolti dalle Suore di Maria Bambina a Gazzaniga, dove solo il parroco e la superiora conoscevano la storia di quei piccoli “Carnazzi”.

“Negli anni abbiamo mantenuto uno stretto legame con la famiglia Lowi – spiega Maria, nipote dei coniugi Ongaro – . Marina viveva nel New Jersey ed è mancata tre anni fa, mentre Siegbert da Miami era tornato a visitare Gandino nell’ottobre 2019, quando aveva incontrato anche il primo cittadino attuale Elio Castelli.

Nonostante qualche problema di salute, aveva desiderato fortemente intraprendere questo viaggio con la moglie Ellen Brow e tre dei suoi quattro figli per raccontare ai famigliari, direttamente da Gandino, la solidarietà che aveva ricevuto da gente umile e generosa.

Ricordo i momenti intensi passati insieme, in particolare la visita al cimitero alle tombe dei miei nonni, di mio padre Bepi, di Vincenzo Rudelli, Giovanni Servalli e dei coniugi Carnazzi. Mi raccontò di non dimenticare mai la storia vissuta dalle nostre famiglie”.

Anche il sindaco di Gandino, Elio Castelli, esprime il suo cordoglio: “Ricordo l’infinita riconoscenza sempre mostrata dagli esuli salvati e il luminoso esempio dei tanti gandinesi che in fase cruciale della storia seppero scegliere senza indugio l’umana solidarietà”.

Il funerale di Siegbert Lowi sarà celebrato nella giornata di lunedì 29 giugno a Miami. I gandinesi seguiranno la celebrazione attraverso una diretta web.

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