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Il bilancio

Finanza, durante l’emergenza dura lotta a usura, riciclaggio e frodi sui Dpi

In bergamasca sequestrate quasi 400mila mascherine e 800 flaconi di gel igienizzante venduto come disinfettante.

Quest’anno ricorre il 246° Anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza.

A Bergamo, l’evento è stato celebrato, martedì mattina, con una breve cerimonia interna presso la caserma “Sottotenente G.M. Barbarisi”, in Via dello Statuto n. 21, sede dell’Accademia del Corpo, alla quale hanno partecipato una ristretta rappresentanza di Finanzieri e il Presidente dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia (A.N.F.I.) – Sezione di Bergamo.

La giornata celebrativa si è aperta con la deposizione di una corona di alloro presso la stele dei caduti nella Piazza d’Armi da parte del Prefetto di Bergamo Enrico Ricci, accompagnato dal Comandante dell’Accademia Bonifacio Bertetti e dal Comandante Provinciale Mario Salerno.

Le celebrazioni sono continuate con la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica e dell’Ordine del Giorno del Comandante Generale, per terminare con la Preghiera del Finanziere.

BILANCIO OPERATIVO DEL 2019

Nel corso dell’anno 2019 la Guardia di Finanza di Bergamo ha eseguito 9.301 interventi ispettivi e 361 indagini delegate dalla magistratura ordinaria e contabile in tutti gli ambiti della propria missione istituzionale.

LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI

Evasione fiscale internazionale, frodi carosello, indebite compensazioni, illeciti doganali e traffici illeciti di prodotti petroliferi sono alcuni dei fenomeni più gravi, pericolosi e diffusi sul territorio su cui si sta concentrando l’attenzione della Guardia di Finanza al fine di contrastare gli effetti distorsivi della concorrenza provocati dalla grande evasione e dalle frodi fiscali, particolarmente dannosi soprattutto nei periodi di crisi.

Un’azione che, nel corso del 2019, si è concretizzata nell’esecuzione di 768 interventi ispettivi e di 224 indagini delegate dalla magistratura, che hanno permesso di scoprire 273 reati fiscali (principalmente riferibili all’utilizzo di fatture false, all’occultamento delle scritture contabili, all’omessa dichiarazione e all’indebita compensazione d’imposta) e di denunciare 481 soggetti, 19 dei quali tratti in arresto.

Il valore dei beni sequestrati nella passata annualità per reati in materia di imposte dirette e IVA è di 25.230.730 di euro, mentre le proposte di sequestro ammontano a 132.598.683 di euro.

I casi di evasione fiscale internazionale svelati, principalmente riconducibili a manipolazioni dei prezzi di trasferimento e illecita detenzione di capitali all’estero, sono in tutto 33.

Particolare attenzione è stata rivolta anche alle frodi carosello: sono oltre 50 i casi scoperti di società “cartiere” o “fantasma” utilizzate per evadere l’I.V.A., anche mediante indebite compensazioni.

Non meno significativo è l’impegno del Corpo nel contrasto all’economia sommersa, come testimonia l’individuazione di 92 soggetti sconosciuti al Fisco (evasori totali), che hanno evaso complessivamente oltre 43 milioni di euro di IVA. Inoltre, sono stati verbalizzati 113 datori di lavoro per aver impiegato 451 lavoratori in “nero” o irregolari.

Ammontano, invece, a 34 gli interventi svolti nel settore delle accise, che complessivamente hanno consentito di sequestrare 27.180 chilogrammi di prodotti energetici.

Parimenti intenso è l’impegno dei Reparti a contrasto del contrabbando: nel 2019 sono stati eseguiti 50 interventi che hanno portato al sequestro di 3.950 chilogrammi di tabacchi lavorati esteri.

Nel settore del gioco illegale ed irregolare, nel 2019, sono stati eseguiti 57 controlli, riscontrando 8 violazioni.

CONTRASTO AGLI ILLECITI NEL SETTORE DELLA TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA

L’azione della Guardia di Finanza contro gli illeciti in materia di spesa pubblica mira ad individuare quelle condotte che, mettendo a rischio la legalità e la trasparenza che devono connotare l’azione della Pubblica amministrazione, pregiudicano la corretta allocazione delle risorse, favorendo sprechi, truffe, malversazioni e indebite percezioni.

Si tratta di un settore strategico per il Paese, in quanto il corretto impiego dei fondi pubblici sostiene il tessuto economico nazionale, consente di affrontare le condizioni di disagio in cui possono trovarsi i cittadini e le famiglie, contribuisce a contenere l’esborso complessivo dello Stato e si traduce, in ultima analisi, in un miglioramento complessivo della qualità della spesa, permettendo che essa possa conseguire gli obiettivi cui tende: benessere, crescita e sviluppo.

Sono 206 gli interventi complessivamente svolti, nel 2019, a tutela dei principali flussi di spesa, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale, dalle prestazioni sociali agevolate alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, cui si aggiungono 20 deleghe d’indagine concluse in collaborazione con la Magistratura ordinaria e contabile.

Le frodi scoperte dai Reparti in danno del bilancio nazionale e comunitario sono state pari a 712.455 di euro, mentre si attestano a 100.506 euro quelle nel settore della spesa previdenziale e assistenziale, con un numero di soggetti denunciati complessivamente pari a 43.

Sul fronte dei danni erariali sono state segnalate alla Magistratura contabile condotte illecite per 10.435.410 di euro, a carico di 21 soggetti.

Nell’ambito della spesa previdenziale, assistenziale e sanitaria, i Reparti hanno portato a termine, in totale, 157 interventi, segnalando all’Autorità giudiziaria 38 persone.

Tra i controlli in materia di prestazioni sociali agevolate, all’indomani dell’introduzione del “reddito di cittadinanza”, il Corpo ha realizzato uno specifico dispositivo operativo volto al contrasto dei fenomeni di illecita apprensione del beneficio a tutela di coloro che hanno reale necessità di usufruire del sussidio. Gli interventi eseguiti hanno consentito di denunciare all’Autorità Giudiziaria 18 soggetti per le ipotesi di reato previste dalla normativa di settore.

Con specifico riguardo al comparto della spesa previdenziale, le frodi accertate hanno interessato le prestazioni assistenziali (assegni sociali, pensioni di guerra, invalidità civile e altre), con 98.820 di euro di indebite percezioni.

Passando, più in generale, al settore della tutela della legalità nella Pubblica Amministrazione, sono state denunciate 28 persone, di cui 1 tratta in arresto, per reati in materia di appalti, corruzione e altri delitti contro la Pubblica Amministrazione.

CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA ED ECONOMICO-FINANZIARIA

La strategia perseguita dalla Guardia di Finanza mira al contrasto di ogni forma di infiltrazione e degli interessi finanziari, economici e imprenditoriali della criminalità organizzata ed economico-finanziaria, attività di rilevanza assoluta nello scenario che va a profilarsi, contraddistinto dall’urgente necessità di tutelare la sicurezza economico finanziaria a salvaguardia del “sistema Paese” nella delicata fase post emergenza.

Nel corso del 2019, in applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 35 soggetti ed ammonta a 11.066.828 di euro il valore dei beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie proposti all’Autorità Giudiziaria per il sequestro. Tali misure ablative ricomprendono le proposte di sequestri di prevenzione, ai sensi del Codice Antimafia, per 9.003.019 di euro, conseguenti allo svolgimento di accertamenti nei confronti di soggetti connotati da c.d. “pericolosità economico-finanziaria”, ovvero coloro che per condotta e tenore di vita, debba ritenersi che vivano abitualmente, anche in parte, con i proventi derivanti da ogni genere di attività delittuosa, in particolare di natura tributaria, societaria, fallimentare, ecc.

Sono stati eseguiti 2.342 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica e riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.

In materia di repressione del riciclaggio dei capitali illeciti sono state sviluppate 31 indagini di polizia giudiziaria, da cui è scaturita la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 122 persone per i reati di riciclaggio e auto-riciclaggio, dei quali 6 sono stati tratti in arresto.

Il valore del riciclaggio e dell’autoriciclaggio accertato si è attestato a 92.261.515 di euro e sono stati effettuati sequestri su ordine della magistratura per 7.335.322 di euro.

Nell’azione di contrasto all’usura sono 22 i responsabili denunciati, in pregiuduizio dei quali sono stati sequestrati beni e valori per 3.448.752 di euro. Con particolare riguardo ai reati fallimentari sono stati operati sequestri di beni per un valore pari a circa 2.838.281 di euro, su un totale di patrimoni risultati distratti di 57.984.819 di euro. Denunciate 48 persone, 3 delle quali tratte in arresto.
Sono stati 486 i controlli volti a verificare il rispetto delle norme sulla circolazione transfrontaliera di valuta da parte dei soggetti in entrata e/o in uscita dal territorio nazionale presso l’aeroporto di Orio al Serio, con la scoperta di illecite movimentazioni per 6.245.661 euro e accertamento di 486 violazioni.

Nel comparto operativo dedicato alla sicurezza della circolazione dell’euro sono stati infine
verbalizzati 13 soggetti, con l’esecuzione di sequestri di valuta, titoli, certificati e valori bollati contraffatti per un valore complessivo di 95.540 di euro.

Nell’ambito del contrasto ai traffici illeciti di sostanze stupefacenti, sono stati sequestrati 98 kg di droga e denunciate 29 persone, di cui 13 tratte in arresto.

Nel comparto della tutela dei beni e servizi, nel 2019 i Reparti operanti sul territorio di Bergamo e provincia hanno effettuato 108 interventi, sottoponendo a sequestro 35.483 di prodotti industriali contraffatti, con falsa indicazione del made in Italy e non sicuri.

BILANCIO OPERATIVO NELLO STATO DI EMERGENZA DA COVID-19

A seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, il Corpo ha rivolto la propria azione contro gli illeciti economico-finanziari che, nel particolare momento che sta vivendo il Paese, destano maggiore preoccupazione quali l’usura, il riciclaggio, le pratiche commerciali scorrette e pericolose per i consumatori, indebite percezioni di risorse pubbliche, reati contro la Pubblica Amministrazione.

Con riguardo all’infiltrazione della criminalità nel tessuto economico della provincia, nei primi cinque mesi del 2020 sono stati svolti accertamenti patrimoniali in applicazione della normativa antimafia nei confronti di 21 soggetti che hanno portato alla proposta di sequestro di beni per circa 2 milioni di euro al sequestro di 280.000 euro per misure di prevenzione patrimoniali.

Inoltre, continua incessantemente la collaborazione istituzionale con l’Autorità Prefettizia, quale fulcro del sistema di prevenzione antimafia in ambito provinciale. Complessivamente sono stati eseguiti 618 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.

In materia di riciclaggio sono state condotte indagini che hanno portato alla denuncia di 2 soggetti e al sequestro di beni e valori per 10.270.991 euro.

La crisi sanitaria connessa al Covid-19 vede la Guardia di Finanza fortemente impegnata nelle attività di tutela dei consumatori volte a contrastare le fattispecie fraudolente riferite all’illecita commercializzazione di dispositivi di protezione individuale e a condotte ingannevoli o truffaldine.

I Reparti operanti sul territorio bergamasco hanno sequestrato 390.537 mascherine, perchè prive di marchio CE ovvero perché non conformi alle prescrizioni dettate dal Codice del Consumo e 810 flaconi da 500 ml di gel igienizzante (venduto come disinfettante). 3 i soggetti denunciati e 10 quelli sanzionati amministrativamente.

Durante l’emergenza epidemiologica, i militari del Comando Provinciale di Bergamo, unitamente alle altre Forze di Polizia, hanno anche assicurato l’attuazione delle misure di contenimento del contagio attraverso l’impiego complessivo di 2.466 militari. Controllate 9.487 persone e 1.534 attività/esercizi commerciali. Intensa pure l’attività di supporto data alla Prefettura di Bergamo con 4.201 verifiche sulla veridicità delle comunicazioni inviate dalle imprese per continuare l’attività produttiva/commerciale durante il periodo di generale sospensione delle attività.

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