• Abbonati
La lanterna magica di guido

L’abbraccio del cinema

Il 23 giugno è la giornata mondiale degli abbracci e per l’occasione noi di BGY abbiamo pensato di consigliarvi tre film a tema

Da circa 30 anni la data del 23 giugno, insieme a quella del 21 gennaio, rappresenta la celebrazione di quel gesto tanto semplice quanto naturale che ciascuno di noi è portato a fare verso coloro per cui prova affetto: l’abbraccio.

Da dizionario: “Dimostrazione d’affetto consistente nell’accogliere o nell’attrarre l’altra persona fra le proprie braccia.”

A ben pensarci è come il prezzemolo, lo si può mettere un po’ ovunque ed in qualsiasi situazione: con un amico che non si vede da tempo, con una fidanzata con cui si è litigato, con un parente che ci sta dando la mancia natalizia e via discorrendo con molte altre situazioni felici.

Certo, visto il periodo c’è da dire che qualche mese tale “tecnica” è caduta in disgrazia, ma è giusto sia così se servirà a limitare i contagi e i morti di un virus subdolo come il Covid.

Per celebrare quindi la “Giornata Mondiale degli Abbracci”, ecco a voi una top tre degli abbracci più famosi della storia del cinema.

Generico giugno 2020
Ghost 1990

Sam Wheat conduce un’esistenza felice assieme alla fidanzata Molly. Una sera, rientrando a casa, Sam resta ucciso durante un tentativo di rapina. Mentre Molly chiama aiuto, Sam si ritrova al suo fianco, incredulo, in condizione di fantasma.

Chi non ha mai sognato di creare un vaso d’argilla aiutato dalle mani dello spirito di Patrick Swayze al suono di “Unchained Melody” dei The Righteous Brother? Ok forse non è un’aspirazione così comune, ma questa scena resta comunque una delle più iconiche degli anni novanta, capace di creare in una sola inquadratura un senso di intimità e sensualità molto speciale.

Perché l’amore, se è sincero, è in grado di trascendere anche le dimensioni spazio temporali.

Generico giugno 2020
Forrest Gump (1994)

Seduto sulla panchina alla fermata dell’autobus di Savannah, Forrest Gump racconta con voce lenta della propria incredibile vita e dei problemi mentali e fisici che si porta dietro dalla nascita.

Non credo ci sarebbe bisogno di spendere più di 2 righe in merito alla stra premiata pellicola di Robert Zemeckis ma tocca farlo.

Forrest Gump fa senz’altro di quel genere di film che in ogni epoca e dimensione saranno riconosciuti come capolavori senza tempo, il cui punto di forza, ironicamente, è la debolezza e l’ingenuità del protagonista.

Le scene di abbracci sono molte all’intento della storia, e tutti ricordiamo il toccante momento del ritorno di Jenny dopo anni di lontananza dall’amico Forrest, eppure la scena che personalmente trovo più toccante non è questa.

Il mio abbraccio preferito è infatti quello di Washington, sempre con Jenny, nella fontana di fronte al National Mall. Stringere a te la donna che ami, che non vedi da anni e con problemi di tossicodipendenza mentre intorno a voi si sta tenendo un convegno pacifista, vestito da militare, mentre migliaia di persone vi guardano è davvero quanto di più follemente romantico si sia mai visto, ma da Forrest non mi aspetto niente di meno.

Generico giugno 2020
Star Wars: il Risveglio della Forza (2015)

Settimo episodio della mitica saga di Guerre stellari e ambientato circa trent’anni dopo gli eventi de “il Ritorno dello Jedi”, racconta della ricerca di Luke Skywalker da parte di Rey, Finn e Poe Dameron e della loro lotta al fianco della Resistenza, guidata dai veterani dell’Alleanza Ribelle, contro Kylo Ren e il Primo Ordine, successore dell’Impero Galattico.

Ok calma, lo so.

Il film non è un granché così come tutta la terza trilogia, ma al suo interno sono presenti tante piccole chicche disseminate da J.J. Abrams che purtroppo sono state dimenticate per via della scarsa qualità del prodotto, soprattutto se confrontato con i predecessori di 20 e 40 anni prima.

Un esempio è infatti il commovente abbraccio tra Han Solo e la principessa Leia Organa, tanto diversi quanto simili, tanto vicini quanto lontani, innamorati da una vita ma incapaci di vivere in una relazione stabile e, più di tutto, tanto innocenti quanti colpevoli di aver generato colui che vuole sottomettere tutta la galassia e schiavizzarla, Kylo Ren.

Di lì a poco Carrie Fisher, l’attrice che ha interpretato Leia per 40 anni, morirà a causa di un infarto fulminante, ma l’eredità lasciata ai posteri sarà sempre ricordata e, se può esistere un modo per riassumerla tutta insieme in un’unica inquadratura, penso proprio che risieda in quell’abbraccio affettuoso con Han, l’amore e l’amico di una vita.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI