“Risponderò tra 90 giorni”. È stata questa la promessa fatta dal direttore del dipartimento di Medicina molecolare e virologica dell’Università di Padova, Andrea Crisanti, che lunedì 22 giugno ha raggiunto la Procura a Bergamo per un colloquio con i magistrati che si occupano delle inchieste sulle conseguenze del coronavirus nel Bergamasco.
Uscendo dall’edificio di piazza Dante il virologo ha dichiarato: “Ho ricevuto quattro quesiti sull’ospedale di Alzano e sulla zona rossa, non sulle Rsa. Mi avvarrò della collaborazione di esperti di statistica. Mi sono preso 90 giorni di tempo per consegnare risultati”.
Prima di presentarsi dai pm Crisanti ai cronisti ha rilasciato un commento molto, molto importante: “Se all’ospedale di Schiavonia avessimo fatto come ad Alzano, sarebbe stata una strage”.
Nelle scorse settimane la Procura di Bergamo aveva sentito come persone informate sui fatti il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il ministro della Salute Roberto Speranza, il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera.
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