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Bergamo segreta

Un passo verso la rinascita: l’oratorio del Santo Jesus e il miracolo del 1608

Nuova puntata della rubrica domenicale di BGY che fa tappa nella Chiesa di Santa Maria Immacolata delle Grazie

“Si prega cosi bene lá, in quella cara cappella del Santo Jesus, nella chiesa prepositurale delle Grazie” sosteneva San Giovanni XXIII parlando dell’edificio sacro cittadino.

Per ricostruire la storia del piccolo santuario è necessario spostarsi di alcune centinaia di metri e raggiungere l’angolo fra via Taramelli e via Camozzi dove un tempo sorgeva l’oratorio del Santo Jesus.

Legata all’affresco di Gesù caduto a terra mentre si dirige con la croce sul Calvario, la vicenda della struttura prese il via nel 1419 con l’arrivo a Bergamo di San Bernardino da Siena.

La predicazione del francescano, giunto nel capoluogo orobico per ricomporre le faide che dividevano guelfi e ghibellini, colpì Pietro Ondei da Alzano che nel 1422 decise di destinare un terreno per erigere un convento e una chiesa, quest’ultima consacrata il 27 aprile 1427.

Su volontà del teologo toscano, il muro esterno del cenobio venne decorato con il celebre affresco che, a partire dal 1544, fu al centro di una serie di miracoli.

Il 30 aprile di quell’anno diversi testimoni videro infatti l’immagine sudare sangue, fatto che si ripetette il 5 aprile 1575 durante la visita pastorale dell’arcivescovo di Milano San Carlo Borromeo.

Particolare importanza ebbe inoltre l’evento prodigioso che avvenne il 15 settembre 1608 e di cui furono testimoni Francesco e Domenica Brecci.

Diretti verso i vicini campi per consegnare il pranzo ai lavoratori impegnati nel taglio del fieno, i due ragazzi si fermarono a pregare davanti alla cappelletta, avendo così modo di osservare la mutazione dell’effige.

“La Sacra Immagine, piegata verso terra, aveva la croce sulla spalla sinistra. [..] Il 15 settembre 1608, sull’ora sesta (le dieci del mattino), si levò in piedi, e con le mani prese la croce e se la pose sulla spalla destra” sottolineò il padre Candido Brugnoli in uno dei suoi trattati.

Il dipinto acquistò quindi l’aspetto attuale mostrando quindi la figura di Cristo risorto e in cammino, la croce protesa in avanti come un vessillo e l’abito originariamente rosso cambiò improvvisamente colore divenendo bianco bordato in oro.

La devozione creata dal fatto miracoloso favorì la creazione di uno stabile che avrebbe garantito un riparo ai fedeli giunti in zona per pregare.

Per i lavori di ampliamento di via Camozzi, nel 1889 si procedette alla demolizione del fabbricato e al trasferimento dell’affresco che, una volta staccato, venne traslato nella vicina Chiesa di Santa Maria Immacolata delle Grazie, ricostruita qualche anno prima.

Incorniciata dall’altare ligneo dei Caniana , in precedenza posto all’interno della Chiesa di Santa Maria delle Rose, l’icona funge oggi da punto di partenza per l‘Alta via delle Grazie, cammino spirituale che tocca alcuni dei principali santuari mariani del nostro territorio.

L’affresco del Santo Jesus gode inoltre una particolare devozione da parte degli abitanti del capoluogo che ogni 15 settembre festeggiano l’anniversario della Trasfigurazione.

Fonti 

AA.VV.; La storia sotto l’intonaco : dal monastero di Rosate al liceo classico Paolo Sarpi; Bergamo; Lubrina Bramani; 2018

Andrea Pasta, Le pitture notabili di Bergamo; Sala Bolognese; Arnaldo Forni Editore; 1976

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