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Policy paper

Post Covid, InNova Bergamo: “I nostri punti per ricostruire la comunità”

Un progetto che parla alle città medie d’Italia, ma parte da Bergamo e dalla Lombardia e questo ha avuto un impatto fondamentale ed evidente sulle modalità con cui è stato strutturato il lavoro, perché in questi mesi il modello lombardo, che ci sembrava solido, ha dimostrato tutte le sue fragilità.

Tre lunghi mesi sono stati quelli che hanno obbligato i bergamaschi, i lombardi e gli italiani a rivedere completamente abitudini, modalità di lavoro e strumenti per entrare in contatto con i propri affetti. Moltissime saranno le conseguenze post-Covid-19 che la società di oggi si trascinerà anche nel prossimo futuro. L’emergenza sanitaria e quella economica che sta avanzando senza indugi avranno degli effetti importanti sulle comunità poiché saranno colpite l’economia, la psicologia, la sanità e tutte quelle abitudini e modalità di interazione a cui eravamo abituati.
Per questo motivo, l’Associazione InNova Bergamo ha lavorato durante questi tre mesi di lockdown in videoconferenza al fine di dare un proprio contributo e mettendo al centro le competenze e le professionalità dei propri soci, il vero e proprio collante del laboratorio politico-culturale di buone pratiche, idee e sensibilità diverse, presieduto dal Consigliere Regionale Niccolò Carretta.

“Abbiamo cercato di costruire una piattaforma condivisa di idee, interpretate in chiave digitale, che abbia lo scopo di porre dei temi, alcuni approfonditi e altri solo accennati, per provare a dialogare in maniera strutturata con il territorio, con chi anima la comunità e chi avrà voglia di completare insieme a noi questo percorso. Completare sì – dichiara Carretta – perché il lavoro che oggi presentiamo non si può certo considerare concluso, anzi, oggi ci presentiamo alle società soprattutto che popolano le città medie italiane per attivare una serie di incontri con stakeholder e portatori di interesse affinché ci aiutino, nel giro di qualche mese, a completare quello che vuole essere un contributo per i decisori politici e non, che avranno il compito di costruire la comunità post-covid-19”.

Il Policy Paper dell’Associazione è stato strutturato, redatto e coordinato seguendo le sensibilità e le indicazioni dei tre principali tavoli di lavoro esistenti all’interno di InNova: Persone al Centro, Urbanistica & Mobilità e Ambiente, che hanno operato individualmente in questi mesi e hanno condiviso a vicenda il proprio lavoro per ottenere un documento corposo ma che promettono “deve ancora essere implementato e concluso”:

Spiega Maurizio Betelli (membro del Direttivo di InNova): “Questo documento è il significato di come InNova concepisca l’innovazione, ovvero fare cose vecchie con modalità e strumenti nuovi. Non vuol dire necessariamente, dunque, dipendere dalla tecnologia, ma piuttosto considerarla come un mezzo perché, per chi come noi si occupa della propria comunità, l’obiettivo è collaborare alla creazione di un contesto nella quale questa possa svilupparsi per prendersi cura delle persone”.

Elena Granata (Docente Politecnico di Milano), ha curato la parte introduttiva del documento: “Tengo a sottolineare che questo è un lavoro che parla alle città medie d’Italia, ma parte da Bergamo e dalla Lombardia e questo ha avuto un impatto fondamentale ed evidente sulle modalità con cui è stato strutturato il lavoro, perché in questi mesi il modello lombardo, che ci sembrava solido, ha dimostrato tutte le sue fragilità. Sono cadute tantissime certezze in queste settimane, ma ne è rimasta certamente una ed è quella relativa alla necessità di ripensare il modello organizzativo delle nostre città e delle nostre vite”.

Dal canto suo Federica Gherardi, avvocato e coordinatrice dei lavori che ha presentato il capitolo curato dal gruppo Persone al Centro dichiara: “Ho avuto il piacere di coordinare il gruppo “Proposte”, nato appositamente per gestire la costruzione di questo Policy Paper e per osservare quali cambiamenti in ambito economico, sociale e ambientale si sono verificati durante e a seguito dell’emergenza sanitaria. Il filo conduttore del documento è stato quello della digitalizzazione, pensata come strumento per governare nuovi servizi e per rispondere a nuovi bisogni. Il gruppo che ho coordinato si è occupato delle questioni legate all’economia, alla produttività, al lavoro e alla pubblica amministrazione, che negli ultimi mesi sono i settori più investiti dall’esigenza del digitale”.

“Ringrazio – prosegue Gherardi – Giuseppe Ruggieri che ha coordinato il tavolo di lavoro Persone al Centro che si è occupato di sviluppare le proposte per la cura e il benessere delle persone e delle collettività con uno sguardo specifico a tutti i livelli di fragilità e usufruendo dei servizi digitali esistenti o da sviluppare per garantire assistenza specifica ad ogni necessità”.

Nicola Agazzi, architetto e coordinatore del gruppo Urbanistica precisa che: “Coordinare un gruppo così attivo su diverse progettualità è stimolante e in questo documento abbiamo posto le basi per un progetto che verrà certamente implementato nel tempo, poiché occorrono scenari nuovi per una visione di città più inclusiva e meno esclusiva modificando il concetto della SmartCity in CareCity, la città che si prende cura dei propri cittadini. A livello operativo- conclude Agazzi – sarà fondamentale l’ implementazione della nostra “carta del rilievo”, uno strumento operativo fondamentale e condiviso, che ci aiuterà ad individuare criticità e opportunità, proponendo interventi di rigenerazione urbana pensati seguendo logiche spazio temporali, con progettualità a breve, medio e lungo termine ”.

E Margherita Bonaldi, fondatrice di Bergamo City Kiwi conclude: “Esiste una stretta correlazione tra emergenza sanitaria ed emergenza ambientale e questo è il punto fondamentale su cui, insieme al gruppo Ambiente, ci siamo concentrati. È sempre più di primaria importanza valutare un ripensamento della quotidianità che passi anche attraverso un cambiamento dei comportamenti e dello sfruttamento dell’ambiente da parte dell’uomo. L’auspicio è dunque quello di trasformare questa crisi in una opportunità di cambiamento, sociale, economico, ma anche ambientale. Il digitale e la tecnologia possono venire incontro a questa necessità e saranno le varie attività di ascolto del territorio a valorizzare tempi, modi e strumenti per rendere il cambiamento reale e tangibile”.

Ora l’auspicio è quello di entrare in contatto con più interlocutori possibili per arricchire e approfondire il lavoro e ai quali faccio un caloroso appello a contattarci alla mail coordinamento@innovabergamo.it oppure visitando i nostri canali social o il Sito web – ha dichiarato il presidente Carretta che prosegue – il documento del Policy Paper sarà disponibile, nelle prossime ore, su tutti i canali di cui disponiamo, dal sito ai social network.

“Infine, intendo ringraziare – conclude Carretta – tutti i soci di InNova, il Consiglio Direttivo e lo staff che hanno supportato e indirizzato i lavori, i preziosissimi coordinatori dei tavoli di lavoro e tutti i membri dell’Associazione che hanno scelto di prendere parte a questo ambizioso progetto”

Il documento è online a questo link: https://issuu.com/innovabergamo/docs/policy_paper_innova_bergamo_

Oppure sul sito di InNova (scaricabile): https://innovabergamo.it/policy-paper-2020/

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