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L'iniziativa

Torna il “Passaporto delle Orobie”: un trekking a 7 tappe lungo 120 chilometri

Il sentiero è un affascinante percorso in quota, carico di valori storici, naturalistici e alpini, che collega i rifugi sulle Orobie bergamasche: Alpe Corte, Laghi Gemelli, Fratelli Calvi, Baroni al Brunone, Merelli al Coca, Curò e Albani.

Riprendono le escursioni e riaprono i rifugi: le disposizioni della Fase 3 non impediscono le passeggiate e le scalate in montagna. Nell’ultima settimana gli accessi ai sentieri e ai rifugi delle Orobie hanno visto un continuo aumenti dei numeri. A testimonianza della qualità dell’offerta e della passione degli escursionisti.

Proprio su questi due aspetti si fonda il progetto del “Passaporto delle Orobie”, realizzato grazie alla collaborazione e alla condivisione di intenti tra Promoserio, Vivi Ardesio, il CAI di Bergamo e il CAI di Alta Valle Seriana, il Comune di Valbondione e con il supporto della Provincia di Bergamo e di Visit Bergamo.

Si tratta di una sorta di “documento di viaggio” per escursionisti che hanno a cuore la montagna. Si ritira a VisitBergamo, al Palamonti di Bergamo, all’Infopoint ValSeriana e Scalve di Ponte Nossa, a Vivi Ardesio ma si può validare con il primo timbro solo a Vivi Ardesio, ufficio turistico di Ardesio che è punto di partenza e arrivo dell’anello.

Una volta arrivati alle varie tappe i rifugisti testimonieranno l’obiettivo raggiunto apponendo il timbro sul passaporto. Una volta percorso tutto il sentiero e raggiunti tutti i rifugi si potrà partecipare all’estrazione di premi, consistenti in cene, pernottamenti e vari gadget. Un “concorso parallelo” premierà chi realizzerà video sull’escursione, chi chiuderà l’anello in un’unica soluzione e per chi condividerà sui social le immagini del suo cammino, taggando tutti gli enti coinvolti e usando #anellodelleorobie.

Il progetto è partito l’anno scorso con l’obiettivo di valorizzare il sentiero nato grazie a un’idea del CAI nel 1950 e incentivare il pernottamento nei rifugi lungo il percorso, oltre che promuovere una vacanza outdoor fra le cime delle Orobie.

Il sentiero è un affascinante percorso in quota di circa 120 km, carico di valori storici, naturalistici e alpini, proposto come un trekking a 7 tappe, di difficoltà differenti e con diverse alternative di percorso, che collega i rifugi sulle Orobie bergamasche: Alpe Corte, Laghi Gemelli, Fratelli Calvi, Baroni al Brunone, Merelli al Coca, Curò e Albani.

“È un progetto al quale teniamo particolarmente – sottolinea Maurizio Forchini, presidente di Promoserio -, perché permette di promuovere il valore di una vacanza in montagna, del camminare in ampi spazi e godere di panorami mozzafiato; di sperimentare l’accoglienza dei rifugisti e degustare ottimi piatti tipici della tradizione. Il tutto, da svolgersi secondo le indicazioni e le linee guida del CAI  e delle norme comportamentali da mantenere nei rifugi, nei quali, ricordiamo, è necessario prenotare la propria presenza”.

Si tratta di un progetto che piace e che per il primo anno vede coinvolto Turismo Valbondione, ufficio turistico del comune ai piedi delle Orobie.
“Sono moltissimi gli escursionisti che, soprattutto d’estate percorrono i nostri sentieri e trovano accoglienza nei rifugi – dicono dall’Ufficio -, per questo contribuire attivamente a questa iniziativa ci sembrava doveroso”.
“Ringrazio Turismo Valbondione che ha scelto di sposare il progetto –
afferma Simone Bonetti, neo presidente di Vivi Ardesio– insieme lanciamo un messaggio forte al territorio e agli operatori: ci crediamo. Sarà l’estate del turismo in montagna, un’occasione unica per i nostri paesi”.
Un’estate dedicata alle attività all’aria aperta e in tutta sicurezza: “I rifugisti hanno saputo innovare e riorganizzare gli spazi in modo lodevole – chiude Paolo Valoti, presidente del CAI Bergamo –. Sarà garantita così ospitalità nel pieno rispetto delle norme di sicurezza dettate all’emergenza sanitaria, senza rinunciare a quella convivialità che gli escursionisti e gli amanti delle vacanze in quota apprezzano tanto”.

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