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Moglie di pepi merisio

È morta Anna Maria Bosio, docente di generazioni, anima di Borgo Palazzo

Aveva novant'anni

Anche il tempo ultimo di Anna Maria Bosio, pur solcato dal dolore e dalla malattia, è stato un libro aperto: con il percorso della sofferenza e le riflessioni che suggerisce sulla vita ma anche per la memoria di un’esistenza ricca di impegni. Soprattutto di dedizione, di attenzione agli altri, di generosità nell’aiutare chi sapeva in difficoltà.

Anna Maria Bosio ha legato tutti i suoi lunghi anni a un quartiere di Bergamo di cui è stata una presenza significativa e un punto di riferimento, quello di Sant’Anna, che vuol dire Borgo Palazzo, di cui ha visto l’espansione e i profondi cambiamenti. Era nata qui il 16 settembre del 1929. Novant’anni segnati dalla sua personalità forte, sorretta da un’energia inesauribile e con un’attenzione che riusciva – chissà come – ad arrivare dappertutto. Lo faceva con doti di sensibilità grande tatto, sempre nella discrezione. Era una donna del fare: lo è stata prima di tutto nella famiglia in cui era nata, poi con la sua, a fianco del marito Pepi Merisio, il fotografo delle bellezze e dei tesori d’Italia che ha saputo raccontare con la straordinaria originalità delle sue inquadrature, dal Trentino alla Sicilia, accompagnando le immagini a testi dei più prestigiosi scrittori, da Piero Chiara a Luigi Santucci, una pagina d’elenco telefonico.

A fianco di Pepi, nativo di Caravaggio, è stata moglie, madre, educatrice. È stata il vero perno della famiglia, che sapeva di poter contare in ogni momento su lei. Ed erano anni non facili, con grandi viaggi per il marito e con una comunicazione che era lontana anni luce dei livelli raggiunti oggi. Lei, Anna Maria c’era: con la sua saldezza morale, con la sua scuola sempre aperta ai valori decisivi che per lei erano l’essenzialità, la sobrietà, il rispetto, il sacrificio, la solidarietà.

Lo ha fatto in famiglia, lo ha fatto nel quartiere e lo ha espresso anche nella scuola, dove ha insegnato per oltre trent’anni matematica e fisica, prima al Liceo scientifico Lussana poi alla Magistrale Secco Suardo. Esigente e severa, sempre: ma come tutte le persone dotate di queste qualità, era benvoluta e stimata dagli studenti che poi le rimanevano legati e molti hanno testimoniato la loro vicinanza anche in quest’ora di lutto. Parole e messaggi che dicono quale fosse il legame che la “prof” sapeva instaurare, aiutando di frequente fuori dall’orario scolastico. Anche quando andò in pensione non smise di insegnare e di far capire, quindi amare, la matematica ai figli Luca e Marta, poi a chi era in difficoltà, quindi ai 6 nipoti e agli amici dei nipoti. Anna Maria era così. Incuteva soggezione e non usava giri di parole, ma sapeva comprendere e guardava lontano.

Lo ha fatto anche con il Gruppo missionario “P. Giuseppe Arnoldi” per il quale si è mobilitata a oltranza. Questo gruppo fu avviato quand’era prevosto di Borgo Palazzo don Pierino Corvo. Anna Maria fu un’instancabile animatrice e benefattrice, capace di spingersi oltre l’immaginabile per raccogliere fondi da inviare ai missionari per i diseredati e gli ultimi.

Una donna che si è spesa per l’Idea e per l’Ideale nei quali ha creduto con forza e convinzione: ma anche e sempre nel rispetto delle idee degli altri. Una donna così lascia una traccia di eredità morale che è già un fertile solco di continuità e di futuro.

I funerali di Anna Maria Bosio si terranno sabato 20 giugno alle 10 nella chiesa di Sant’Anna in Borgo Palazzo.

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