“Se verrò eletto Presidente della commissione d’inchiesta, proporrò che le prime tre sedute si tengano non nella sede del Pirellone ma ad Alzano, Codogno e Nembro, introdotte dai Sindaci e aperte alla partecipazione dei cittadini. La commissione appartiene ai cittadini, questo lavoro di indagine deve vivere con e tra i cittadini. Una chiusura dentro il palazzo sarebbe sbagliata, dobbiamo fare l’opposto”.
Lo dichiara il consigliere regionale bergamasco del Partito Democratico Jacopo Scandella, indicato all’unanimità dalle minoranze consiliari regionali come il candidato alla presidenza della Commissione speciale d’inchiesta sul Covid-19 in Lombardia.
Secondo il regolamento generale del Consiglio, all’articolo 52, comma 5, si legge: “Nella prima seduta, convocata dal Presidente del Consiglio, la commissione procede, con votazione a scrutinio segreto, all’elezione del proprio ufficio di presidenza. È eletto presidente il consigliere indicato dalle minoranze che ottiene la maggioranza assoluta dei voti. Il vice presidente e il segretario sono eletti a maggioranza dei voti espressi”.
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