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Domenica si riparte

Col Sassuolo l’Atalanta riparte dai titolarissimi: ma occhio alle frecce Muriel e Malinovskyi

Gasperini può contare sulla rosa al completo, con i soli Palomino e Czyborra leggermente acciaccati. Con i cinque cambi e il gran caldo previsto saranno fondamentali i cambi

Ricordate questa formazione? Pizzaballa, Pesenti, Nodari, Veneri, Gardoni, Colombo, Domenghini, Nielsen, Calvanese, Mereghetti, Magistrelli. È l’Atalanta che ha vinto la Coppa Italia nella finale del 2 giugno 1963, con tre gol di Domenghini. Nomi che si ricordano a memoria, come questi: Pizzaballa, Andena, Mei, Mastropasqua, Marchetti, Tavola, Fanna, Rocca, Scala, Festa, Bertuzzo. Cioè la squadra allenata da Titta Rota che ha conquistato la promozione in A nel 1976-77, dopo gli spareggi. Oppure quest’altra formazione: Piotti, Osti, Gentile, Fortunato, Barcella, Progna, Stromberg, Nicolini, Garlini, Icardi, Bonacina. Ed è l’Atalanta che ha affrontato la notte magica col Malines, per ritornare poi in Serie A, nel 1988.

E oggi? C’è una formazione tipo che ormai i tifosi atalantini hanno imparato a scandire assieme allo speaker dello stadio e, salvo un paio di varianti, sarà anche l’Atalanta che vedremo in campo alla ripartenza del campionato, domenica 21 giugno alle 19,30 al Gewiss Stadium, contro il Sassuolo. I nomi sono quelli che conoscete: Gollini, Toloi, Caldara, Djimsiti, Hateboer, de Roon, Freuler, Gosens, Gomez, Ilicic, Zapata. in pratica, gli undici che abbiamo visto nell’ultima partita giocata a Bergamo, sabato 15 febbraio (quattro mesi fa!) contro la Roma (2-1, gol di Dzeko, Palomino e Pasalic), con Caldara che dovrebbe prendere il posto di Palomino, in dubbio anche per la Lazio per un problema muscolare. Acciaccato anche Czyborra, che era in panchina contro la Roma.

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Rispetto alla sfida dell’andata, a Reggio Emilia contro il Sassuolo (il 28 settembre scorso) ci sarebbero tre novità, perché allora avevano giocato Sportiello, Masiello e Pasalic, quest’ultimo al posto dell’indisponibile de Roon. Ed era stato un monologo dei Gaspboys, con quattro gol segnati nei primi 35 minuti, la doppietta di un ispiratissimo Gomez e le reti di Gosens e Zapata.

Chiaro e doveroso ripartire (chissà quante volte useremo questo verbo, ma ormai ci siamo, il conto alla rovescia è quasi finito) dal Papu, il re degli assist nella Serie A della scorsa stagione (14 assist, quest’anno è a 8 e 6 reti), il tuttocampista, il capitano che ha le chiavi del gioco nerazzurro. È lui, Gomez, il punto di riferimento fondamentale nei meccanismi messi a punto da Gasperini e anche in questo lungo (e tragico, per l’emergenza virus) stop al calcio il Papu ha sempre cercato di dare forza e slancio alla squadra, a tutto l’ambiente con i suoi messaggi anche sui social e poi in campo, a tirare poi il gruppo nel momento in cui la squadra ha ripreso la preparazione. Saranno naturalmente super osservati i tre Tenori: Gomez, Ilicic e Zapata, i tre giocatori che Giovanni Sartori in una recente intervista a Sky ha considerato incedibili ed è evidentemente il pensiero della famiglia Percassi (e, perché no? dei tifosi) che considera fondamentali i tre per porre le basi anche della prossima Atalanta.

Duvan Zapata
INCEDIBILE - Duvan Zapata, colombiano classe 1991

Il calcio prima di fermarsi ha celebrato Ilicic, protagonista con giocate da Pallone d’oro con i suoi quattro gol in Champions a Valencia, ma certo non solo per i gol in Champions, visto che Josip è già a quota 15 in campionato. Così come prima si era esaltato Zapata, con la tripletta di Lecce salito a quota 11.

Ma Gasp conta molto anche sulle soluzioni dalla panchina: ci saranno ben cinque opportunità di sostituzioni, alla ripresa da domenica 21 giugno e su tutti Muriel (13 gol finora), Pasalic (5 gol) e Malinovskyi possono davvero dare un cambio di marcia, quando vengono chiamati in causa, come dimostrano i numeri sia in campionato che in Champions. Così come resta un’alternativa validissima Castagne, finora il meno utilizzato degli esterni (14 presenze contro le 21 di Hateboer e le 22 di Gosens), ma ricorderete autore del primo gol sul campo dello Shakhtar. Ma non è una novità che gli esterni siano particolarmente sollecitati nel gioco di Gasperini e il loro contributo è sempre di alto livello, come dimostrano le 7 reti in campionato di Gosens o la doppietta di Hateboer contro il Valencia, a San Siro.

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Si attende molto poi dai ‘gemelli’ del centrocampo, Freuler e de Roon che per quantità e qualità di giocate sono una garanzia. Le ultime partite prima dello stop hanno visto inoltre il ritorno in campo di Caldara, sicuro nelle due prestazioni contro il Valencia e ora atteso a una conferma.

Il segreto di Gasp è saper organizzare un collettivo che ormai gioca a memoria ed è capace di esaltare i singoli. Il doppio impegno? Non può preoccupare, perché di Champions si riparlerà fra due mesi, quando l’Atalanta potrà giocarsi le sue chances. Intanto, gambe e testa a posto: si riparte!

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