L’iniziativa del Comune di Bergamo di organizzare un’indagine epidemiologica attraverso test sierologici diffusi e tamponi mirati su quasi il 50% della popolazione residente è certamente una buona notizia per l’intero territorio.
“È palese come tutto ciò che riguarda la mappatura e la tutela della salute vada accolto con positività, ma è altrettanto evidente la sproporzione che così si crea rispetto ai Comuni non toccati da iniziative simili – scrivono Alessandro Trotta, Valentina Capelli, Laura Resta e Damiano Amaglio della Lista Civica 24068 -. Non spiegandone il senso, e soprattutto non inserendole in un programma di sistema, si ingenera un senso di ingiustizia che non giova ad una comunità già fortemente provata e disorientata. Aldilà delle considerazioni più generali vogliamo sottolineare come la verifica della diffusione del virus sul territorio sia una condizione essenziale per rilanciare davvero il tessuto economico e sociale: la consapevolezza e la certezza danno aiutano a ritrovare la serenità perduta e a donare un rinnovato senso di sicurezza”.
“Per questo rinnoviamo l’auspicio già formulato nella Commissione Bilancio del 15 aprile scorso a che l’Amministrazione Comunale di Seriate organizzi un’operazione di tracciamento del Covid-19 sulla popolazione, partendo da quella più esposta – proseguono i consiglieri di minoranza -. Pensiamo particolarmente alle attività produttive, oggetto di attenzione per incentivi e sostegni: lavoratori, clienti, utenti, cittadini in genere ne troverebbero giovamento. Il virus non è sconfitto e Seriate ha ancora oltre 300 positivi (4ª in provincia in termini assoluti – dati Regione Lombardia del 14 giugno), ma è difficile valutare l’incidenza in termini percentuali sulla popolazione residente se non si sa quanti test e quanti tamponi vengono giornalmente effettuati. L’esempio del capoluogo, in sinergia con Ats e Regione Lombardia, mostra che è possibile e utile tracciare analiticamente il virus, chiediamo che anche la città di Seriate, sede di un’importante Asst, non sia da meno”.
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