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Ortofrutta

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Al mercato è l’ora delle cipolle rosse di Tropea: provale caramellate

Il livello qualitativo è quello a cui sono abituati gli stimatori di questa specialità: si tratta di un prodotto che si fregia del marchio IGP e rispetta un particolare disciplinare produttivo e di raccolta

È la cipolla rossa di Tropea la protagonista della settimana al mercato ortofrutticolo bergamasco. Il livello qualitativo è quello a cui sono abituati gli stimatori di questa specialità: si tratta di un prodotto che si fregia del marchio IGP e rispetta un particolare disciplinare produttivo e di raccolta.

Si può trovare sia fresca sia conservata nella tipica confezione a treccia dove l’inflorescenza del bulbo viene fatta essicare e poi viene usata per creare questa particolare forma che esalta le peculiarità della varietà.
I quantitativi su cui si può contare sono sufficienti a soddisfare tutti: la commercializzazione è cominciata a maggio e solitamente prosegue per un paio di mesi, quindi ci troviamo nel vivo della stagione.

Ricca di ferro, sali minerali e vitamine, annovera numerose virtù per la salute e il benessere dell’organismo. Innanzitutto, è alleata del cuore: aiuta nella prevenzione degli infarti e delle malattie cardiovascolari. Inoltre, ha proprietà antibiotiche, antiossidanti, contrasta i radicali liberi e contiene composti organici naturali che concorrono ad abbassare i livelli di colesterolo cattivo nel sangue.

Non è tutto: è indicata contro le malattie della pelle, tonifica vene e arterie, esercita un’azione positiva sulla diuresi, sull’ipertensione e in caso di infezioni intestinali, previene la calcolosi renale e la pertosse, dona sollievo in caso di raffreddore o influenza, ed è un antiemorragico.

In cucina è un ingrediente estremamente versatile: può essere consumata cotta o cruda e adoperata per accompagnare primi, secondi piatti o formaggi. In alternativa, viene utilizzata per ottime confetture, appetitose torte salate o frittate.

Dando uno sguardo più in generale al mercato ortofrutticolo, vale la pena di soffermarsi sulle ciliegie: ora il raccolto ha caratteristiche qualitative che rappresentano appieno le tipicità della specie. In modo particolare è il momento di quelli che in gergo vengono chiamati “duroni”, contraddistinti soprattutto per una maggior consistenza della polpa.

Le varietà sono molteplici, anche se l’offerta dell’areale pugliese è stata dilaniata dagli eventi atmosferici che hanno fatto aumentare la percentuale di prodotto caduto a terra. Alcune piogge forti che si sono riversate anche sul nostro territorio si sono abbattute anche sugli areali veronesi dove il problema sembra coinvolgere soprattutto i frutti in raccolta: si sta manifestando il “cracking”, cioè la spaccatura del frutto e se rimane umida ne facilita la marcescenza.

Le referenze più importanti di pesche e nettarine sono Campania e Puglia; accanto a queste regioni inizia una timida e cauta offerta dell’Emilia Romagna. I costi risultano in graduale ridimensionamento in funzione dell’aumento della disponibilità del prodotto ed è ampia la forbice di prezzo tra le pezzature più piccole e quelle più grandi.

L’andamento climatico non stimola il consumo di angurie: le temperature basse rispetto alla media del momento non invogliano a mangiarle e se le giornate fossero più calde la situazione sarebbe diversa. In termini di prezzi, la merce selezionatissima del nord Italia riesce a tenere il valore di mercato, mentre sono inferiori le quotazioni di quelle originarie da Puglia, Campania e Grecia.

Risulta ottima l’offerta dei meloni raccolti nel mantovano. Le varietà lisce costano maggiormente perchè sono più ricercate e hanno volumi inferiori, mentre quelli retati raggiungono un buon rapporto tra qualità e prezzo.

Passando al comparto orticolo, il ritorno di freddo che ha caratterizzato i giorni scorsi ha portato a una rinnovata attenzione per gli asparagi anche se siamo a fine campagna. La merce disponibile era pochissima ed è andata a ruba. Il raccolto era pugliese e le quotazioni sono mediamente sostenute.

Resta in mano ai produttori italiani il mercato dei fagiolini di tipo Boby ed è buonissima l’offerta della produzione locale, che presenta un’alta qualità anche se le precipitazioni di queste giornate hanno complicato le operazioni di raccolta.

Sono stabili e ben collocati rispetto alle medie stagionali i prezzi delle altre verdure.

Da ricordare, infine, che da sabato 13 giugno il Mercato ortofrutticolo di Bergamo ha riaperto ai privati consumatori, l’orario di apertura rimane il consueto dalle 9 alle 11.15 osservando le procedure anti-Covid (ingressi contingentati, distanziamento e DPI). Per chi ne avesse la possibilità vale la pena di ricordare che è aperto ai privati anche in settimana dalle 9 alle 11.

LA RICETTA DELLA SETTIMANA

cipolle tropea caramellate

Cipolle di Tropea caramellate
A cura di GialloZafferano

Ingredienti per 650 grammi di cipolle caramellate

Cipolle rosse di Tropea 1 kg
Zucchero 70 g
Zucchero di canna 80 g
Acqua 250 g

Preparazione

Per preparare le cipolle di Tropea caramellate iniziate sbucciando queste ultime eliminando sia la pellicina che le due estremità. Poi passate al taglio, potrete affettarle non troppo finemente con una lama liscia, quindi raccogliete le rondelle ottenute in un recipiente.

Versate le cipolle tagliate in un tegame capiente insieme allo zucchero semolato e a quello di canna, mescolate per bene in modo che si amalgamino per bene gli ingredienti tra loro e unite l’acqua.

Cuocete per circa un’ora a fuoco moderato mescolando di tanto in tanto con delicatezza in modo da non sfaldare le cipolle. A cottura ultimata, controllate la temperatura con un termometro da cucina, dovrà arrivare a 108°; il composto sarà scurito e il liquido quasi del tutto asciugato. Le vostre cipolle di Tropea caramellate sono pronte, sistematele in una ciotola e gustatele per accompagnare carni o su croccanti crostoni di pane!

Conservazione

Le cipolle caramellate si conservano in frigorifero per 3-4 giorni, chiuse in un contenitore ermetico.

Consiglio

Lo zucchero di canna darà un retrogusto più rustico, ma se non l’avete potete sostituire con la stessa quantità di zucchero semolato.

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