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Avis

Porta San Giacomo si tinge di rosso per la Giornata mondiale del donatore di sangue

Lo spettacolo in Città Alta a partire dalle 21 di stasera, sabato 13 giugno

In occasione della giornata mondiale del donatore di sangue, celebrata universalmente il 14 giugno in occasione della data di nascita del biologo austriaco Karl Landsteiner, scopritore dei gruppi sanguigni, anche Avis Comunale Bergamo si unisce al coro delle Avis di tutta Italia per ricordare l’importanza della donazione e ringraziare i suoi avisini. Per l’occasione, grazie alla collaborazione con il Comune di Bergamo, a partire dalle 21 di sabato 13 giugno, il varco sulle mura venete di Porta San Giacomo si illuminerà di rosso.

L’edizione 2020 della giornata sarebbe stata un’edizione speciale dal momento che, per la prima volta nella storia, avrebbe dovuto svolgersi in Italia con una fitta programmazione di attività e azioni nelle piazze del Belpaese. Purtroppo, per via della pandemia, tutte le iniziative programmate in tutto il mondo sono state sospese e, come indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’Italia avrà la possibilità di recuperare, ospitando l’evento globale nel 2021.

Avis Comunale Bergamo, da sempre soggetto attivo nell’organizzare in città un momento di festa e condivisione per promuovere la donazione, quest’anno concentrerà le sue forze in un grande messaggio volto a promuovere e consolidare l’acquisizione di nuovi donatori e la salvaguardia della salute dei suoi veterani che da tempo hanno aderito alla causa.

Non mancherà quindi lo spirito e l’intenzione di rendere omaggio alla causa e ai volontari, anche nella particolare situazione d’emergenza che abbiamo vissuto e che stiamo ancora affrontando.

«Un enorme grazie va a tutti i donatori che con costanza donano una parte di sé stessi – sottolinea il Presidente di Avis Comunale Bergamo Roberto Guerini -. Il gesto della donazione ha un valore immenso, è un atto d’amore che salva vite umane».

Un messaggio di gratitudine quello che il Presidente indirizza a tutti i collaboratori e volontari, prendendo l’occasione di trarre le somme anche dell’andamento annuale delle donazioni.

«Nel 2019 l’Avis Comunale di Bergamo ha registrato 6715 donazioni e 588 nuovi iscritti. Un buon risultato, ma possiamo fare molto di più. I bergamaschi hanno un grande cuore: il nostro compito è spiegare loro che diventare “donatore” significa occuparsi degli altri facendo aumentare la disponibilità di emocomponenti ma anche di sé stessi perché i donatori periodici sono sottoposti ad accurate visite e attenti controlli sul sangue».

I dati dell’anno precedente sono buoni, allo stesso modo sembravano prospettarsi anche quelli di inizio anno 2020, smentiti, in seguito, come ci si poteva aspettare, dalla diminuzione delle donazioni a partire dall’ultima settimana di febbraio, proprio in concomitanza della diffusione del Covid-19 nel nostro territorio.

«Dopo aver tranquillizzato i volontari che non c’era motivo di temere un contagio durante la donazione, abbiamo registrato un picco di donazioni e di richieste di nuovi iscritti. Ben vengano i nuovi iscritti e le donazioni, ma ciò che conta è la regolarità del flusso donazionale durante l’anno per non incorrere in eccessi o deficit di scorte che potrebbero comportare una difficile gestione, conservazione e utilizzo delle scorte»

Conclude Guerini ricordando l’importanza per Avis di rendere consapevoli i cittadini che la disponibilità di sangue sicuro è fondamentale per i trattamenti, per gli interventi urgenti, per il supporto di complesse procedure mediche e chirurgiche.

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