Sono partite nella mattinata di venerdì 12 giugno le prenotazioni dei test sierologici gratuiti per i cittadini di Bergamo sulla piattaforma oggicomestai.it: il progetto del Comune di Bergamo ne ha messi a disposizione 50mila (e 20mila tamponi), destinati in una prima fase alla fascia d’età 18-64 anni.
Una scelta che non è andata giù a Caterina Delasa, segretaria generale della Fnp Cisl di Bergamo che ha affidato a Twitter il suo sfogo: “Evidentemente – scrive – tre mesi di epidemia non hanno cambiato molto nella mentalità di molti dirigenti: ancora una volta ci si dimentica dei ‘vecchi’, di quei vecchi che fino a un mese fa piangevamo, perché si era persa una generazione. Oggi, invece, si decide di fare i tamponi agli attivi dai 18 ai 64. Ci si dimentica forse che qualcuno ha stabilito che la pensione di vecchiaia al momento è 67 anni…da 64 a 67 il lavoro ha un’altra valenza, evidentemente inferiore, o essendo vicini alla pensione può bastare il pensiero?”.
La numero uno della Federazione Nazionale Pensionati di Bergamo rincara ancora la dose: “Si è detto e si è visto (quasi) che a morire sono soprattutto gli anziani e tra questi i più fragili e quando ci sono tamponi da fare la scelta è fatta a ritroso, solo se i tamponi restano si procederà ad eseguirli anche agli over 65. E questo è quanto in genere succede. Anche quando un over è stato a lungo ammalato, il medico non ‘può’ fargli fare il tampone. È veramente scandaloso che dal dramma non ancora passato qualcuno non abbia ancora imparato niente”.
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