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La lanterna magica di guido

Pride Month: quattro film a tema LGBTQ+ da vedere

Nel mese dell’orgoglio del proprio modo di essere noi di BGY abbiamo pensato di consigliarvi 4 film a tema

Giugno, per motivi storici risalenti a rivolte di fine anni ‘60, è considerato il “Pride Month”, ossia il mese dell’orgoglio. È un periodo particolare celebrato perché, senza se e senza ma, si vuole ricordare al mondo, e soprattutto a chi vuol far finta di non capire, che ognuno di noi è giusto per come è e per come si sente e che mai nessuno dovrebbe permettersi di giudicare gli altri in base a retrogradi pregiudizi e credenze.

A tal proposito noi di BGY abbiamo pensato di consigliarvi 4 film, uno per ogni settimana, per capire al meglio cosa significhi essere “diversi” in una società che stigmatizza chiunque non segua i suoi canoni di “normalità”. Le virgolette sono d’obbligo.

Call me by your name (2018)

L’incontro tra due ragazzi, Elio, un adolescente sensibile e istruito, e Oliver, un ventiquattrenne spontaneo, affascinante e pieno di vita, segna l’inizio di un’estate indimenticabile.

Parlare di omosessualità in un film senza cadere nello scandalo e nel cattivo gusto è molto complesso, eppure Guadagnino ci riesce con una delicatezza ed un tatto senza pari, mostrandoci in tutte le sue sfaccettature come l’amore, sia esso tra individui di sesso opposto o uguale, sia il sentimento più puro è vero che si possa provare.

Vincitore di 2 Golden Globes, candidato a 4 premi Oscar e facilmente visibile su Netflix.

Da recuperare per forza.

Battuta migliore: “Per non soffrire soffochiamo così tanto di noi che a trent”anni siamo in bancarotta ed ogni volta che ricominciamo abbiamo sempre meno da offrire”.

chiamami con il tuo nome

Philadelphia (1993)

Un avvocato scopre di essere sieropositivo ma non lo rivela allo studio legale dove lavora. Quando il suo segreto viene scoperto, e lui licenziato, si rivolge ad un avvocato che lo aiuterà.

Un tema che, oggi come trent’anni fa, viene troppo spesso trattato con superficialità e scandalo è portato magistralmente in scena da Jonathan Demme, premio Oscar nel 1992, tramite un’emozionante viaggio nella vita di un professionista costretto a fare i conti con il proprio modo di essere e con una malattia terribile.

Valso il premio Oscar a Tom Hanks come “miglior attore protagonista” e a Bruce Springsteen per la “miglior canzone”, Philadelphia fa senz’altro parte di quel genere di film che, in ogni tempo e in ogni luogo, saranno capolavori indiscussi.

Battuta migliore: “Quando ti educano come hanno educato me […] nessuno ti viene a parlare di omosessualità. Da bambino ti insegnano che i finocchi sono strani, i finocchi sono buffi, i finocchi si vestono come la madre, che hanno paura di battersi, che sono… sono un pericolo per i bambini, e che vogliono solamente entrarti nei pantaloni.”

I segreti di Brokeback Mountain (2005)

segreti di mountain

Durante l’estate del 1963 due cowboy, Ennis e Jack, si incontrano in un ranch nel Wyoming in attesa di trovare un ingaggio per i pascoli estivi, ma qualcosa scatta tra di loro.

Due ragazzi apparentemente incompatibili scoprono di provare una fortissima attrazione reciproca e durante un viaggio si abbandonano alla passione amorosa più profonda. Il mondo e la società in cui vivono però non sono ancora pronti per questo tipo di relazione, costringendo perciò i 2 a separarsi per vivere vite più “consone”, con moglie, figli e negazione di sé stessi.

Rappresentare in modo fedele e crudo la menzogna in cui molte persone omosessuali, negli anni ‘60 come oggi, purtroppo, sono costrette a vivere, con conseguente rifiuto dei propri sentimenti a causa di sciocche pressioni sociali, non era facile, eppure il regista Ang Lee ci dimostra in poco più di 130 minuti quanto il miglior modo per raccontare la realtà sia farlo nel modo più diretto possibile. Senza mezzi termini.

Candidato a 8 premi Oscar e vincitore di 3, I segreti di Brokeback Mountain unisce dramma e sentimento in una storia appassionante e commovente.

Anche questo da recuperare.

Battuta migliore: “Il fatto è che certe volte mi manchi così tanto che ho paura di non farcela”

Milk (2008)

milk

La vera storia di Harvey Milk, omosessuale che, nella San Francisco degli anni Settanta, nel 1978 decide di candidarsi come consigliere comunale. Dalla sua lotta per i diritti civili deriverà l’abolizione al divieto per i gay di insegnare nelle scuole californiane.

Un emozionante viaggio all’interno della vita del democratico Harvey Milk, uomo disposto a tutto per raggiungere il suo obiettivo: garantire pari diritti ad ogni individuo.

Figura praticamente sconosciuta nel nostro Paese, Harvey è uno dei capisaldi della lotta all’uguaglianza negli USA, tanto da aver ricevuto, postumo, la “Presidential Medal of Freedom” per il suo contributo dalla presidenza Obama.

Lo sappiamo tutti, gli edifici non si costruiscono in una volta sola, ma con calma e passando attraverso vari step.

Così funziona anche la vita e i cambiamenti che vogliamo portare in essa.

Milk è la rappresentazione lampante di come, anche partendo da una semplice carica di consigliere comunale di San Francisco, peraltro ottenuta al 5ª tentativo, si possa iniziare un reale cambiamento che permetterà di stravolgere un sistema legislativo arcaico ed ignorante.

Basta crederci.

Anche per Milk 8 nomination e 2 vittorie agli Oscar, con un Sean Penn (anche lui vincitore di 2 statuette) in grande spolvero.

Emozionante ed imperdibile.

Battuta migliore: “Se non ti mobiliti per difendere i diritti di qualcuno che in quel momento ne è privato, quando poi intaccheranno i tuoi, nessuno si muoverà per te. E ti ritroverai solo.”

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