Letizia Moratti apre il bagaglio della sua vasta esperienza – da sindaco di Milano, a Ministro per l’Istruzione passando da Presidente della Rai – e in un’intervista a La Stampa risponde da presidente di Ubi Banca, rimarcando quando sia un modello ideale per la vicinanza al territorio.
“Milano e le grandi città devono essere laboratori di innovazione economica, sociale e ambientale, confrontarsi tra loro e riflettere su nuovi modelli”.
Da presidente di Ubi Banca rimarca come “le banche si sono attivate da subito su liquidità, moratorie dei debiti e cassa integrazione, anche con supporto della Bce, che ha allentato i vincoli di capitale indicando una via per il sostegno delle economie alla Commissione Europea. Pure la Federal Reserve indirettamente ha aiutato il sistema stampando moneta”.
Alla domanda: Intesa Sanpaolo ha lanciato un’offerta su Ubi Banca. Come per la crisi sanitaria si è riscoperto il valore della medicina territoriale. Le pare possibile un discorso simile sul sistema creditizio?
Moratti risponde: “Il consolidamento è un processo giusto a livello europeo e italiano, a patto che la concentrazione non limiti la concorrenza. Altrimenti sarebbe un fenomeno negativo per imprese e famiglie. Il territorio gode di un modello come quello di Ubi e la banca ha un vantaggio nella migliore conoscenza del cliente. Non a caso su moratorie e garanzie fino a 25 mila euro l’istituto si è mosso più velocemente di altri”.
Non mancano suggerimenti per rilanciare il Paese: “Servono infrastrutture fisiche e sociali. Poi semplificare la burocrazia con l’innovazione tecnologica e applicare l’economia circolare in più settori. Ma maggio in Italia abbiamo già consumato le risorse del 2020 e nel mondo succederà a luglio: un modello insostenibile”.
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