Il 12 maggio 2019, nelle vicinanze della stazione ferroviaria di Porta Nuova a Torino, ferì un connazionale al volto e al collo servendosi dei cocci di una bottiglia rotta: ora il peruviano Carlos A.L. ha concordato con la Corte d’appello due anni e mezzo di carcere (sei mesi in meno rispetto alla sentenza di primo grado).
L’uomo era stato chiamato a rispondere di tentato omicidio, ma l’accusa, nel corso di un processo in cui è stato difeso dall’avvocato Sheila Foti, è stata derubricata in lesioni aggravate.
I filmati della videosorveglianza hanno dimostrato che l’episodio si era svolto in pochi secondi e che Carlos, quando l’antagonista cadde a terra, si allontanò senza infierire.
L’imputato, che risiede a Bergamo, dove ora è detenuto, ogni tanto raggiungeva Torino per incontrare degli amici. Quanto al motivo della lite, ha raccontato che l’antagonista – incontrato casualmente mentre andava a prendere il treno – era lo zio “di un ragazzo che anni prima mi aveva aggredito e ferito”.
La vittima ha detto invece di non averlo mai visto né conosciuto.
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