“Un vero e proprio punto di riferimento”. È il ricordo di Carlo Ubbiali che Giacomo Agostini ha voluto condividere nel giorno della sua scomparsa.
Da ragazzo il 77enne di Lovere ha avuto modo di seguire le gesta della “volpe” delle due ruote che, a cavallo fra il 1949 e il 1960, conquistò nove titoli mondiali e 39 corse iridate nelle categorie 125 e 250.
“Ho un grande ricordo di Ubbiali – ha spiegato Agostini in un’intervista all’Ansa – Avevo 10 anni quando vinceva tutto e sognavo di diventare come lui un giorno. È stato per me un esempio, un incentivo e una fonte d’ispirazione”.
In grado di seguire le orme del suo predecessore, il pluricampione di motociclismo deve parte dei suoi numerosi successi a Ubbiali che nel 1964 consigliò al conte Domenico Agusta il suo ingaggio in squadra.
“Lui correva con la testa, da grande campione, con intelligenza e furbizia. All’epoca si vedeva poco in tv, leggevo le sue imprese sui giornali. Lo descrivevano con fosse un tutt’uno con la moto – ha concluso Agostini -. Siamo accomunati dalla MV Agusta: quando ingaggiarono me chiesero informazioni sul mio conto a lui”.
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