“C’è una data per la ripartenza della serie A, ora governo e Federcalcio devono predisporre un protocollo per la libera stampa. Non ci si dica che negli stadi vuoti possano mancare gli spazi per il distanziamento dei giornalisti e per trovare collocazioni adeguate a fotografi e telecineoperatori”. Lo affermano Carlo Verna e Guido D’Ubaldo, rispettivamente presidente e segretario del Consiglio Nazionale Ordine dei Giornalisti. “Se verranno confermate le aperture annunciate nei prossimi giorni non ci saranno ragioni per limitare la presenza di chi fa informazione e porta a tutti un racconto plurale. Le misure precauzionali siano coerenti con le decisioni post lockdown degli altri settori”.
Intanto per mercoledì 3 giugno è previsto un incontro tra FIGC e Odg/Ussi in cui verranno ripresentate le istanze dei fotografi e dei giornalisti.
“Sono sicuro che il giusto appello che arriva dal consiglio dell’ordine dei giornalisti per consentire la presenza per tutti gli addetti della libera stampa durante le partite di campionato a porte chiuse, sarà accolto positivamente dalle istituzioni sportive come la Figc e da Cts e Governo”. Lo afferma il deputato del Pd, Andrea Rossi, che prosegue: “La disponibilità degli spazi, per garantire un distanziamento e una presenza in sicurezza, negli stadi italiani consente di poter andare oltre alle indicazioni contenute nelle ‘Indicazioni generali per la pianificazione, organizzazione e gestione delle gare di calcio professionistico in modalità a porte chiuse, finalizzate al contenimento dell’emergenza epidemiologia da Covid-19’, presentate a inizio settimana da Figc al Cts e al Governo. Quest’ultime a oggi prevedono l’ingresso di 20 tra giornalisti e fotografi, oltre a 65 addetti per produzioni e licenziatari Tv. Non c’e’ bisogno quindi di un nuovo protocollo, ma è sufficiente adeguare il documento prodotto dalla Figc e consentire previo accredito la presenza dei giornalisti e fotografi”, conclude l’esponente dem.
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