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Fase 2

Valbrembo, il Comune limita gli spazi del centro sportivo “per ragioni di sicurezza sanitaria”: polemica

Transennata un'area coperta. Chi gestisce il bar della polisportiva ritiene la scelta un controsenso, ma l'amministrazione replica: "La concessione non prevede alcun diritto sulla struttura"

Da qualche giorno, a Valbrembo, sta facendo discutere la decisione del Comune di transennare una parte del centro sportivo, limitando lo spazio all’aperto a disposizione e, secondo alcuni, anche il distanziamento sociale. A non comprendere la scelta è soprattutto chi gestisce il bar della polisportiva del paese, che ci ha inviato un breve scritto per esprimere i propri dubbi e il proprio disappunto: nell’area in questione la gente è solita sedersi per fare due chiacchiere o consumare quanto acquistato al bar.

La lettera

“Finalmente la riapertura, dopo due mesi di inattività – scrive la responsabile Alice Valente -. Ne siamo felici perché, a differenza di altri locali, ne gestiamo uno comunale con molto spazio all’aperto che consente alle persone di venire con i propri figli evitando in questa fase rischi di assembramenti e conseguenti contagi. Peccato solo che, senza particolari ragioni di ‘senso’, il Comune ci comunica verbalmente che lo spazio esterno pubblico, recentemente ampliato con un’opera pubblica costata non pochi soldi, non si può usare, non è di nostra competenza”.

Secondo la gestrice del bar, “ci viene così ridotto lo spazio esterno da destinare all’uso pubblico”. L’amministrazione le avrebbe però risposto che il posto “è di responsabilità del comune” e che “non possiamo fare in modo che aumentino i contagi”.

“La nostra domanda è spontanea – prosegue Alice -: riducendo lo spazio in cui stare aumenta la possibilità di contagio, no? E poi per sette anni abbiamo gestito in concessione quello spazio assumendocene anche i rischi… Quel posto è di tutti, lo abbiamo pagato tutti, perché certe decisioni vengono prese senza tener conto dei bisogni dei cittadini? La risposta del Comune è stata quella di invitare la gente ad allontanarsi e transennare la zona con un nastro senza dare alcuna spiegazione di senso”.

La risposta del Comune

Contattata, l’amministrazione ha inviato una lunga e dettagliata replica a firma del sindaco Claudio Ferrini che ripercorre un po’ tutta la genesi del centro sportivo, partendo piuttosto da lontano (settembre 2012) quando il presidente della Polisportiva dei Colli chiedeva all’amministrazione l’assenso ad affidare la gestione del bar (“e solo del bar”, si specifica) per la durata di un anno.

“Nel giugno 2014, con il sindaco Bonalumi – si legge – la Polisportiva dei Colli manifestò la decisione di recedere dalla convenzione e con delibera di giunta l’amministrazione affidò conduzione e custodia degli impianti sportivi di via Polo Civico all’associazione sportiva dilettantistica ‘Accademia Calcio’ di Valbrembo, con esclusione del bar e, pertanto, con un’altra delibera il Comune subentrò alla società Polisportiva dei Colli A.S.D. nel contratto di affidamento della gestione del bar del centro sportivo di Via Polo Civico”, gestito da Alice.

“La stessa amministrazione Bonalumi – continua il sindaco Ferrini – dotò il Centro Sportivo di una nuova struttura coperta e adottò delle linee guida per l’utilizzo della nuova area coperta presso il centro sportivo comunale per garantire il libero accesso ed il corretto uso da parte dei cittadini:

• La struttura coperta e gli spazi adiacenti indicati sono destinati ad uso pubblico e pertanto di libera fruizione da parte dei residenti e dei visitatori del Centro Sportivo. Essi potranno accedervi negli orari di apertura del Centro Sportivo gratuitamente senza alcun obbligo di consumazione presso il “bar della Polisportiva dei Colli”.

• Nel caso in cui i singoli cittadini, associazioni ed asercizi commerciali intendano organizzare momenti ricreativi, culturali o musicali dovranno inoltrare richiesta scritta al Comune di Valbrembo che provvederà ad autorizzarne l’uso.

• All’interno della struttura e di tutto il Centro Sportivo è tassativamente vietato l’utilizzo di griglie, fuochi liberi o altra strumentazione similare destinata alla cottura di cibo, salvo specifica autorizzazione rilasciata dagli uffici preposti e dalle autorità sanitarie competenti.

• Gli organizzatori dovranno provvedere a loro cura e spese al riordino e pulizia degli spazi utilizzati ed alla corretta differenziazione dei rifiuti che dovranno essere collocati negli appositi contenitori.

“Risulta ovvio – conclude il sindaco Ferrini – che la concessione del bar non preveda alcun diritto sulla struttura coperta e che l’utilizzo della stessa sia interdetto sino a quando la situazione sanitaria complessiva non garantirà la piena sicurezza per la salute dei cittadini”.

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