Il Comune di Bergamo sta organizzando un toccante momento di addio alle vittime del coronavirus che non hanno potuto essere salutate, come si deve dai loro cari, per colpa della paura del contagio che ha proibito i funerali.
Sarà, nelle intenzioni del sindaco Giorgio Gori, un omaggio collettivo che dovrà riparare quanto è mancato ai quasi mille defunti, colpiti e portati via dal Covid nei mesi di febbraio, marzo, aprile e maggio (890 solo tra marzo e aprile). Un gesto di affetto, un abbraccio intenso che si sta organizzando per le prossime settimane e per il quale si sta cercando lo spazio più adatto (Basilica, piazzale del cimitero…). In musica: una Messa da Requiem, toccante e suggestiva, al cimitero monumentale di Bergamo per far sentire alle famiglie che hanno perso un loro congiunto la vicinanza della città. Tutta.
La speranza e l’impegno della Giunta sono indirizzati anche ad avere, testimone amato e di prestigio per quel giorno, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’invito è stato mandato e ci si sta muovendo per un ritorno del Capo dello Stato che, come si sa dalle tante testimonianze arrivate a sindaci e protagonisti di questo doloroso periodo, è molto legato e attento alle vicende bergamasche. Più volte infatti Gori e Mattarella si sono sentiti in questi mesi difficili e il Presidente avrebbe dovuto essere tra i protagonisti dell’inaugurazione del Teatro Donizetti rimesso a nuovo, inaugurazione slittata proprio a causa dello stop a tutte le attività, cantieri compresi per l’emergenza pandemia.
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