Somministrazione illecita di lavoratori, scarse misure igieniche e assenza di idonee misure per il contenimento della diffusione del covid-19 sul luogo di lavoro. Questa la situazione riscontrata martedì 26 maggio in un’ispezione congiunta tra Ispettorato del Lavoro guidato da Carlo Colopi e ispettori dell’ATS nell’ambito dei controlli per la verifica del rispetto delle misure per il contenimento della diffusione del covid-19 sui luoghi di lavoro.
Si tratta di controlli avviati sul territorio sotto la regia della Prefettura di Bergamo e che vedono impegnate varie forze di Polizia, soprattutto in chiave di supporto alle aziende per la corretta ripresa delle attività produttive.
Ma lo scenario presentatosi davanti agli occhi degli ispettori del lavoro e dell’ATS è stato troppo critico per permettere la prosecuzione dell’attività.
Si tratta della prima sospensione dopo un centinaio di controlli ed è stata comminata dal Nucleo Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro di Bergamo, in base ai poteri attribuiti alle forze di pubblica sicurezza dal D.L. 19/2020.
Gli accertamenti proseguiranno ora d’ufficio e gli ispettori del lavoro verificheranno se, oltre alle gravi carenze sulle misure anti-covid, vi siano anche ipotesi di sfruttamento dei 12 lavoratori
dell’azienda.
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