Incrociano le braccia su tutto il territorio nazionale i lavoratori della filiera Dhl Express, da quelli diretti agli indiretti, ai driver e ai magazzinieri: lo sciopero è stato proclamato per l’intera giornata di lunedì 25 maggio dopo che l’incontro dello scorso 20 maggio con la direzione non ha soddisfatto le organizzazioni sindacali.
Così le Filt Cgil, Fit Cisl e UilTrasporti hanno deciso per la sospensione delle attività lavorative, “per il diritto alla salute alla sicurezza nei luoghi di lavoro, per la difesa dei diritti di lavoratrici e lavoratori e per la difesa del salario”.
Tra le principali cause dello scontro, denunciano i sindacati uniti, “l’utilizzo eccessivo degli ammortizzatori sociali, che ha causato forte stress, eccessivi carichi di lavoro e mancato reddito per i lavoratori indiretti”.
Ma, continuano, anche “il mancato riconoscimento delle compensazioni economiche per il personale dipendente per le giornate di cassa ordinaria effettuate, così come richiesto dalle Organizzazioni Sindacali e l’indisponibilità al riconoscimento di un premio di carattere economico per tutti coloro (driver, addetti al magazzino, personale operativo), che con il proprio impegno ed il proprio sacrificio, mettendo a rischio la propria salute, non hanno mai smesso di operare nemmeno nelle fasi più critiche della pandemia permettendo il proseguimento senza interruzioni dell’attività”.
I sindaci denunciano anche scarsa attenzione nei confronti dei lavoratori, chiedendo a gran voce “che venga effettuato uno screening mediante test sierologici su tutte le lavoratrici e i lavoratori della filiera per una reale mappatura del contagio e del rischio. Su questi e su altri temi abbiamo ripetutamente richiesto un reale e concreto segnale di cambiamento, senza però ottenere alcun riscontro positivo”.
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