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L'udienza di convalida

Bonate Sopra, donna uccisa in casa: il figlio in lacrime racconta delle 18 coltellate

Il raptus improvviso mentre le stava raccontando di una nuova delusione sentimentale: arresto convalidato per Francesco Villa

Quando ha iniziato a parlare di sua madre si è commosso e ha pianto Francesco Villa, il magazziniere di 39 anni piantonato in ospedale con l’accusa di aver ucciso a coltellate nella villetta di Bonate Sopra Gian Paola Previtali, 66 anni.

Come ha raccontato durante l’udienza di convalida in remoto davanti al gip Massimiliano Magliacani, con lei aveva un rapporto speciale.

L’uomo, così come aveva fatto con il pm Emanuele Marchisio, ha ricostruito quello è accaduto martedì sera dopo cena. La donna era preoccupata per quel figlio che le aveva rivelato un altro fallimento sentimentale, dopo il matrimonio naufragato nel 2103 a Lucca.

Gian Paola Previtali si era mostrata molto addolorata e si era messa a piangere. Poi un raptus improvviso di Francesco, che ha impugnato un coltello da cucina e le ha sferrato 18 coltellate. Poi con la stessa lama ha cercato di uccidersi colpendosi all’addome.

Al termine della deposizione di sabato l’arresto è stato convalidato. Il gip ora si dovrà anche pronunciare sulla richiesta di perizia psichiatrica avanzata dal suo legale, l’avvocato Miriam Asperti.

Quando le condizioni di salute di Villa lo consentiranno, verrà trasferito dal Papa Giovanni al carcere di via Gleno. Il suo difensore aveva chiesto che fosse ricoverato in una struttura adeguata alle sue condizioni. Anche perché il 39enne da qualche anno era in cura da uno psicologo e la terapia farmacologica a cui si era sottoposto si avviava verso la fine.

Lunedì mattina al Papa Giovanni XXIII si svolgerà invece l’autopsia sul corpo della donna.

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