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Montagna

Emergenza coronavirus nelle valli bergamasche: dal Bim 2,4 milioni ‘pronta cassa’

A beneficiare di questi finanziamenti sono 67 dei 127 Comuni che fanno parte del Consorzio Bim, oltre a 14 parrocchie e 16 fra associazioni ed enti

Immediata liquidità e libera spendibilità, a vantaggio della comunità. In aiuto a numerosi Comuni bergamaschi che hanno gestito l’emergenza Coronavirus in prima linea, non ci sono soltanto i milioni di euro del “Decreto Rilancio” erogati dal governo Conte per le province lombarde più colpite dall’epidemia, ma anche un “tesoretto” di 2,4 milioni di euro provenienti dal Consorzio del Bacino Imbrifero Montano (BIM) del Lago di Como e dei fiumi Brembo e Serio che, di fronte alla crisi socioeconomica in atto, ha deciso la sospensione di tutte le rate in scadenza nel 2020 per quei Comuni ed enti che dovevano provvedere alla restituzione degli anticipi e dei contributi a rimborso, erogati a suo tempo “per opere esclusivamente di investimento sul territorio”.

Una serie di “extra-fondi” che rappresentano una manna per gli enti locali, ma anche per associazioni, gruppi sportivi, parrocchie e case di riposo che avevano attinto alle casse del consorzio per realizzare iniziative di
valorizzazione del territorio di competenza, attraverso interventi di sviluppo socioeconomico.

A beneficiare di questi finanziamenti sono 67 dei 127 Comuni che fanno parte del Consorzio Bim, oltre a 14 parrocchie e 16 fra associazioni ed enti. “Chiaro l’obiettivo di questa importante decisione – spiega il presidente Carlo Personeni -: consentire agli enti locali, alle parrocchie, alle fondazioni e alle associazioni di disporre liberamente dei soldi che avrebbero dovuto versare come rate dei contributi a rimborso. Rate che per molte realtà arrivano a toccare i 50.000 euro annui e che invece verranno addebitate “in coda” al piano di ammortamento, cioè come ultime quote da versare. Pertanto, indirettamente vengono a liberarsi dai bilanci quote che erano precedentemente vincolate e che ora sono di fatto soldi freschi, immediatamente disponibili, che potranno essere spesi liberamente dai Comuni per rafforzare i servizi locali alle persone, alle famiglie e alle imprese, quindi imputabili anche alla spesa corrente o a investimenti in conto capitale”.

“Si tratta di un intervento energico, per sostenere il territorio in questo eccezionale momento di emergenza sanitaria, che ha innescato anche una preoccupante crisi economica – continua Personeni – Un atto concreto e decisivo, che mette a disposizione risorse aggiuntive per i territori di montagna, fondamentali per ricostruire fiducia e coesione nelle comunità e sostenere il rilancio e la ripartenza delle comunità delle “terre alte”, in molti casi flagellate dall’emergenza sanitaria. Un’interessante opportunità, proposta dall’attuale consiglio direttivo, composto soltanto dal vicepresidente Marco Milesi e Vera Pedrana, perché rimasto orfano di Giorgio Valoti e Raimondo Balicco, gli altri due membri del consiglio, nonché sindaci rispettivamente di Cene e Mezzoldo, che ci hanno lasciato a causa del Covid-19”.

Il plafond di rimborso “rinviato” trova il consenso di molti amministratori locali, che possono così effettuare altri investimenti o interventi di spesa corrente, a vantaggio delle loro comunità. “Il Bim, ancora una volta, mostra sensibilità e vicinanza ai territori montani – aggiunge Roberto Facchinetti, sindaco di Bedulita – Queste risorse sono molto gradite, perché subito utilizzabili: cercheremo di investirle in progettualità che servano concretamente alle nostre comunità”.

“È una bella notizia – commenta Adriana Dentella, sindaco di Colzate -. Una boccata d’ossigeno per le nostre casse comunali. Proprio in questo momento servono risorse “funzionali”, per far fronte a quelle incombenze che l’emergenza impone ogni giorno”.

“I nostri territori stanno boccheggiando, soprattutto chi lavora nel commercio e nella ristorazione – sottolinea Flora Donatella Fiorina, sindaco di Gandellino -. L’opportunità che ci concede il Bim è importante: la rata diventa liquidità disponibile, che noi andremo ad investire in tanti interventi, a vantaggio di chi sta soffrendo di più questa crisi o potenziando alcuni servizi alla persona”.

“In tempi di incertezza nella chiusura del bilancio, questi soldi sono quanto mai necessari – conclude Fausto Dolci, sindaco di Costa Serina -. Non è importante la quota che si ha disponibile, ma l’azione proposta dal Bim, che è un chiaro e concreto segno di vicinanza verso le nostre comunità. Nel nostro caso, con questa liquidità andremo a sostenere la scuola, investendo in accorgimenti di protezione per i nostri studenti, quali sanificatori e asciugatori delle mani nei bagni, ma anche in alcune lavagne interattive multimediali per evitare contatti”.

I Comuni e gli enti che vorranno avvalersi di questa opportunità, dovranno comunicarlo agli uffici di segreteria del Bim, entro venerdì 5 giugno.

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