Gli organizzatori sono un gruppo di bresciani che si fanno chiamare “Ragazzi d’Italia”, un nome sospetto come l’iniziativa che hanno in programma: una presunta manifestazione ultrà a Roma il 6 giugno per protestare contro la “politica che sta distruggendo il Paese” e che avrebbe raccolto l’adesione anche dei rivali atalantini e veronesi. A confermare il loro strano intento, però, c’è una presa di posizione dei bergamaschi, che prendono le distanze.
“La cosa è partita da noi di Brescia, città massacrata dal coronavirus e umiliata, come tutte le città d’Italia, dall’inadeguatezza di questa classe politica, tutta – affermano gli organizzatori bresciani – Abbiamo coinvolto in primis i nostri ‘nemici’ bergamaschi e veronesi per poi espandere la richiesta a tutti. Abbiamo riposto (momentaneamente) le rivalità storiche e gruppo dopo gruppo hanno aderito, quasi tutti”.
“Abbiamo chiesto a tutti di partecipare ad una manifestazione – proseguono – , che coinvolgesse, tutti gli ultras italiani, senza sciarpe o simboli politici ma con una maglietta bianca. Noi vogliamo essere il Cavallo di Troia, perché abbiamo gente con testa ed esperienza per esserlo.
Dietro di noi ci sarà il popolo, i vostri amici artigiani, impiegati, disoccupati, padri e madri di famiglia che niente hanno a che fare con la curva ma che saranno difesi e rappresentati da Noi”.
Non si fa attendere la replica degli atalantini, che prima con il loro leader Claudio Galimberti non si dicono interessati all’iniziativa, e poi per ribadirlo diffondono un comunicato attraverso la pagina Facebook Sostieni la Curva:
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