Un cittadino di Bergamo ci ricorda che da cento giorni il Parco Goisis è chiuso e che i lavori sono fermi. Ecco la sua lettera.
Gentile Direttrice, buongiorno.
A nome di alcune famiglie (con bimbi piccoli) che vivono nel quartiere di Monterosso, scrivo per condividere un disagio. Minimo rispetto al virus, ma comunque fastidioso.
Da oltre tre mesi, infatti, non possiamo più frequentare il Parco Goisis a causa di “lavori in corso”.
L’accesso al Parco venne vietato a inizio febbraio. Dovevano essere fatti interventi sulla rete della pubblica illuminazione, che avrebbero richiesto un mesetto. Ai primi di marzo, dunque, i cancelli del Parco si sarebbero dovuti riaprire.
Proprio nei giorni a cavallo tra fine febbraio e inizio marzo, scoppiò il Covid19. E tutte le aree verdi della città vennero chiuse e blindate.
Il 4 maggio, ci aspettavamo di poter tornare al nostro amato ‘Goisis’. E invece no. Il Comune ha continuato a tener chiuso il Parco, per via dei “lavori in corso”!
Sono passate altre sue settimane ma, dentro al Parco Goisis, non si è vista l’ombra di una squadra di operai/tecnici al lavoro.
Quindi: non solo un lavoro che doveva essere realizzato in quattro settimane (dal 7 febbraio al 5 marzo) NON era stato portato a termine nei tempi stabiliti; ma, alle famiglie, è stato impedito di godere del Parco per altri 15 giorni, senza che i declamati “lavori in corso” facessero anche un solo evidente passo avanti.
Sabato 16 maggio, saranno CENTO giorni di chiusura continuativa del ‘Goisis’!
Per l’occasione, ci farebbe tanto piacere sapere, tramite Bergamonews, sia cosa è successo (perché i lavori non vanno avanti?) sia quando i cancelli verranno riaperti per consentire ai nostri bimbi di tornare (ben distanziati, s’intende) in mezzo al verde.
Grazie!
Lettera firmata
commenta