• Abbonati
Il commento

I segretari di Cgil, Cisl e Uil Bergamo sul decreto Rilancio: “Primo passo importante”

“Una moderata soddisfazione, temperata dalla preoccupazione per la ripartenza”.

I sindacati a Bergamo salutano con una moderata soddisfazione il varo del Decreto rilancio, temperata dalla preoccupazione per la ripartenza. Il giudizio di Gianni Peracchi, Francesco Corna e Angelo Nozza, rispettivamente segretari di Cgil, Cisl e Uil Bergamo, è positivo per le risorse destinate alla cassa integrazione, ai bonus famiglia e ai congedi parentali.

“Ci sono 15 miliardi per la cassa integrazione, altri cinque per il sostegno al reddito di lavoratori autonomi e stagionali. Se la norma venisse confermata, sarebbe positivo aver sbloccato la contrattazione di secondo livello per i lavoratori della sanità investendo cifre importanti. Siamo però consapevoli che la manovra non basterà per affrontare l`autunno. I fondi finora bloccati per le infrastrutture, alcune delle quali insistono anche su Bergamo e il territorio provinciale, vanno rimessi in circolo, insieme agli investimenti in energia pulita e innovazione necessari per ripartire”.
Bergamo ottiene anche quasi settanta milioni di euro, come finanziamento per interventi nei territori più colpiti dall’emergenza sanitaria da Covid-19.

“Si tratta di risorse aggiuntive che potranno essere immesse nel circuito degli enti locali, del sistema della cooperazione, nell’implementazione delle offerte di salute territoriale, nel sistema Bergamo inteso in senso più generale. Un risultato importante e per nulla scontato che si accompagna al finanziamento parziale del collegamento ferroviario con l’aeroporto di Orio”.

Per i leader sindacali provinciali, occorre velocizzare i tempi dei pagamenti della cassa integrazione e l’anticipo da parte delle banche che non hanno garantito sino ad ora il sostegno economico necessario ai lavoratori.

Cgil, Cisl e Uil giudicano positiva anche la regolarizzazione dei migranti stagionali, “misura che va contro il caporalato e verso l’emersione del lavoro nero”.

“Ora bisogna pensare a investimenti e finanziamenti a fondo perduto per piccole e piccolissime imprese, che rappresentano il tessuto dell’economia del territorio. Poi, un patto sociale per puntare su ricerca, scuola, formazione, digitalizzazione . Alcuni provvedimenti nel decreto vanno esattamente in questa direzione. E c’è bisogno di coesione e partecipazione nelle aziende”

Vanno inoltre riaperti tutti gli interventi a favore delle grandi opere sbloccando cantieri per130 miliardi di euro che creerebbero lavoro in tempi brevi, contrastando concretamente la grave crisi che stiamo attraversando. Va in questa direzione, a nostro parere, l’equilibrio trovato tra le risposte date per una tenuta della coesione sociale, per la tutela dei redditi di gran parte dei lavoratori e le necessarie ed opportune risorse finalizzate al sostegno delle imprese, in una chiave di sviluppo ecosostenibile che prova a guardare in avanti”.

“La tenuta di un buon livello di coesione sociale è elemento indispensabile se vogliamo davvero tornare a crescere. È chiaro – concludono i segretari di Bergamo – che un giudizio complessivo più puntuale lo riserviamo a provvedimento approvato, dopo l’iter parlamentare per la conversione in legge”.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
leggi anche
Fontana
Il caso
Scritte offensive contro Fontana: “Insulti gravi, il Governo non resti in silenzio”
Vanessa Pesenti
L'intervista
Pesenti, Ance Bergamo: “Bene i bonus per l’edilizia, male l’assenza di misure per gli appalti pubblici”
decreto rilancio
Emergenza covid 19
Le domande più frequenti sul Dl Rilancio? Risponde l’Agenzia delle entrate
Bergamo, il ritorno delle urne al cimitero
Decreto rilancio
“Zero aiuti alle famiglie che han perso i loro cari, manca rispetto per i morti”
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI