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La decisione

Fase 2, da lunedì riapertura in sicurezza: ok a bar, ristoranti e parrucchieri

Le Regioni fanno fronte comune in attesa della riunione decisiva con il Governo.

“Siamo riusciti a elaborare e a produrre un documento unitario delle Regioni. Un risultato che è il frutto della proposta che avevo lanciato nella giornata di venerdì a tutti i governatori e che si è dunque concretizzata in vista delle riaperture di lunedì, quando alcune nuove attività produttive potranno ripartire con linee guida condivise”.

Lo dice il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, in vista della nuova riunione in programma venerdì sera alle 21 tra le Regioni e il Governo.

“La Lombardia – spiega Fontana – conferma la volontà di voler riaprire le attività previste per il 18 maggio: ciò avverrà nel rispetto della sicurezza sanitaria. Sono certo che sia i cittadini, sia gli operatori dei vari settori sapranno comportarsi in modo responsabile e nel rispetto delle regole”.

Le Regioni, dunque, sono riuscite a fare fronte comune.

Nella bozza del nuovo decreto scompare l’autocertificazione per gli spostamenti dentro la propria regione di residenza, con la possibilità di incontrare anche gli amici oltre ai congiunti: rimane però il divieto di assembramento, così come la distanza interpersonale.

L’attuale schema di decreto prevede da lunedì 18 maggio la riapertura di tutte le attività economiche e produttive, a patto che rispettino i contenuti di protocolli e linee guida per la prevenzione e il contenimento del rischio contagio. Alle singole regioni rimane comunque la facoltà di adottare propri protocolli, nel rispetto comunque di quelli nazionali.

Sarà possibile recarsi nelle seconde case e soggiornarvi, a patto che siano nella stessa regione di residenza: per cambiare regione, infatti, rimane valido fino al 3 giugno il modulo di autocertificazione, per spostamenti di necessità e urgenza.

Ingressi contingentati in bar e ristoranti, in base alla grandezza del locale: banditi i buffet, camerieri con guanti e mascherina.

Nei negozi dovrà sempre essere garantito il distanziamento tra persone, un’adeguata aerazione del locale e la pulizia e igienizzazione dello stesso almeno due volte al giorno. Alla cassa dovrà essere sempre disponibile gel per disinfettare le mani, clienti e commessi dovranno avere sempre la mascherina e guanti usa e getta. Particolari accorgimenti dovranno essere adottati nei negozi di abbagliamento per la prova dei capi e l’uso dei camerini. Entrata e uscita dovranno essere separati.

Contingentati anche gli ingressi nei centri commerciali: come per i negozi, le richieste dei governatori regionali prevedono la misurazione della temperatura ai clienti, con divieto di ingresso nel caso di febbre superiore ai 37,5 gradi.

I parrucchieri potranno operare solo su prenotazione, evitando la sovrapposizione tra clienti e consentendo tra uno e l’altro la disinfezione degli strumenti. Sì alle aperture anche di domenica e lunedì. Valgono regole simili anche per i centri estetici.

AGGIORNAMENTO ORE 21.30

“Una buona notizia, il premier Conte ha recepito le linee guida delle Regioni. Un passo avanti decisivo e importante per arrivare finalmente lunedì alla riapertura di una serie di attività produttive”.

Lo dice il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, al termine del confronto con il Governo.

“Domani (sabato ndr) adotteremo provvedimenti che – aggiunge Fontana – garantiranno la ‘ripartenza’ in sicurezza di ristoranti, bar, parrucchieri e altre attività in Lombardia e nel resto d’Italia. Tutti lo dovranno fare utilizzando il buon senso e rispettando le regole per garantire la salute pubblica”

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