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I dati

Fase 2, riparte anche Trenord: dal 18 maggio 75% di corse in più

Entro il 31 maggio ripristinato il 100% dei posti offerti pre-Covid. Durante il lockdown calo di ricavi per 50 milioni e stima del 50% di evasione

Saranno 1.540 i treni di Trenord che circoleranno in Lombardia da lunedì 18 maggio: per la ripresa delle attività economiche e sociali prevista nel secondo step della “Fase 2” il servizio sarà integrato fino a offrire il 75% dei posti previsti dall’orario invernale. Progressivamente, l’offerta raggiungerà quella precedente l’emergenza sanitaria.

Sulle linee a maggiore carico di passeggeri – le grandi direttrici suburbane e i principali collegamenti regionali – è già garantito il 100% del servizio nelle ore di punta. Per favorire il distanziamento a bordo, su tutte le linee a maggiore frequentazione le composizioni saranno rinforzate dove non sono già al massimo della capacità.

Per il prolungarsi della riduzione del traffico aeroportuale, il collegamento Malpensa Express sarà svolto con 35 corse giornaliere che partiranno e arriveranno a Milano Centrale, passando per Porta Garibaldi e Bovisa-Politecnico.

Pur prevedendo anche dal 18 maggio frequentazioni ridotte – nella “Fase 2” viaggia il 10% dei passeggeri pre-Covid 19, con picchi del 30% solo su alcune corse nell’orario di punta del mattino – saranno mantenuti i presenziamenti sul territorio avviati dal 4 maggio nelle 35 principali stazioni da oltre 120 operatori di security, vendita, assistenza, controlleria, che forniscono informazioni ai viaggiatori e ne gestiscono e valutano i flussi.

Per sensibilizzare i passeggeri al rispetto delle disposizioni per la salvaguardia della salute pubblica, Trenord ha attivato sui propri treni e canali informativi una campagna di comunicazione che ricorda le norme da adottare per viaggiare in modo responsabile.

Proseguono le attività quotidiane di sanificazione straordinaria dei convogli svolte di giorno nei tempi di sosta dei mezzi presso le principali stazioni di Milano e di notte nei depositi.

Il lockdown ha comportato per Trenord un rallentamento nei tempi di consegna dei nuovi treni e nella formazione di personale neo-assunto. Nei mesi di marzo e aprile l’azienda ha registrato mancati ricavi di 50 milioni di euro, rispetto allo stesso periodo del 2019; sulla base di tali dati, si può stimare per l’anno una perdita molto più significativa. Questi i dati presentati dall’Amministratore Delegato di Trenord, Marco Piuri, intervenuto oggi durante i lavori della V Commissione del Consiglio Regionale “Territorio e Infrastrutture”. L’AD Piuri ha evidenziato che, oltre al netto calo di viaggiatori dovuto al periodo, la perdita è aggravata da un’evasione del titolo di viaggio stimata intorno al 50%.

Come previsto dall’Ordinanza regionale del 30 aprile, entro il 31 maggio sui treni lombardi sarà ripristinato il 100% dei posti previsti dall’orario invernale, con l’impiego della totalità della flotta: un numero complessivo di 1 milione di posti che – date le norme di distanziamento definite dalle Autorità – si riduce a 460mila effettivi. Per garantire la massima capacità possibile dei convogli e negli orari a maggiore carico – anche considerando il fatto che nella fase pre-Covid 19 nelle fasce “di punta” 6-8 e 17-19 viaggiava il 40% degli 820mila passeggeri giornalieri – l’offerta ferroviaria sarà parzialmente rimodulata, rivedendo in qualche caso origine, destinazione e tempi di percorrenza delle corse.

Oltre che sui dati di frequentazione “storici” e su quelli registrati durante il lockdown e nelle prime settimane della “Fase 2”, la rimodulazione sarà condotta sulla base delle informazioni raccolte da indagini svolte da Trenord su oltre 35mila soggetti, fra clienti abbonati, occasionali, aziende.

Secondo i dati raccolti, saranno 3 passeggeri su 10 a riprendere a viaggiare sui treni. Fra le circa 500 aziende contattate, il 63% continuerà a privilegiare lo smart working, mentre il 68% introdurrà un orario di lavoro flessibile, consentendo ai dipendenti di viaggiare al di fuori degli orari di punta. I flussi saranno costantemente monitorati dall’azienda ferroviaria anche grazie a contatori automatici installati su parte dei treni della flotta e a funzioni location-based di geofence che individuano il transito dei passeggeri nelle stazioni, tramite i loro dispositivi mobili.

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