“Confinati lassù, nel settore ospiti, per me era come essere nel terzo anello di San Siro…”. Non ha resistito Daniele Belotti, che giovedì mattina alla Camera, mentre si discuteva della sicurezza dei frontalieri, ha indirizzato un gesto da stadio al collega deputato del Movimento 5 Stelle Giovanni Currò.
Il grillino durante il suo spazio ha fatto riferimento ai morti bergamaschi: “A quel punto non ci ho visto più – ha dichiarato Belotti a Repubblica.it -. Speculare sulle vittime in modo politico non lo accetto. Io vengo da Bergamo, ho vissuto sulla pelle della città la tragedia del Covid, non accetto simili provocazioni. Anche perché la discussione in aula riguardava la necessità di sensibilizzare i governi svizzeri e francesi ad allentare i controlli pesantissimi sui 90mila connazionali che ogni mattina varcano le frontiere per lavorare”.
Per rispettare il distanziamento alla Camera alcuni deputati sono stati dislocati in alto nell’emiciclo: “Io sono uno da stadio, ma so bene che questo non lo è – ha commentato ancora Belotti -. Però ho trovato l’accusa molto sgradevole, da qui il mio gesto”.
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