Massimo Galli, direttore responsabile del Dipartimento universitario di malattie infettive dell’ospedale Luigi Sacco di Milano lo ha annunciato ufficialmente: “Avvierò un’indagine epidemiologica, come quella effettuata a Vo’ Euganeo in cinque realtà lombarde”. Tra queste anche in quella bergamasca di Suisio. Le altre sono: Castiglione D’Adda, poi Carpiano, Vanzaghello e Borghetto Lodigiano.
Cosa si farà di preciso? “Una rilevazione sull’intera popolazione, su base volontaria, partendo col test rapido e selezionando quelli positivi. Poi, a meno che non abbiano una storia documentata di infezione, i positivi al test faranno un tampone”. Un campionamento a tappeto per capire come il Covid si è diffuso in Lombardia, per riuscire a individuare anche la percentuale di persone infettate.
Il Comune dell’Isola, che da marzo ha contato 25 morti (11 ufficialmente per Covid) e 32 contagiati, è stato selezionato, come gli altri 4 in base a due criteri: “Dislocazione in punti diversi rispetto a Milano e tutti più o meno con lo stesso numero di abitanti. Vedremo quanto si è diffuso il virus in zone con lo stesso campione di popolazione”.
Perché, spiega ancora il professore, Vo’ ci ha mostrato e insegnato la differenza tra circoscrivere un’epidemia e attendere che i malati arrivino negli ospedali a frotte: “In Veneto sono partiti subito. Sarebbe piaciuto moltissimo anche a me avere la possibilità di fare uno studio di questo genere”.
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