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Ortofrutta

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Gustosi e disintossicanti, al mercato arrivano i talli d’aglio

Inizia l'offerta di questo ortaggio che, generalmente viene valorizzato dalla ristorazione professionale ma anche il singolo consumatore può acquistarlo e dare sfogo alla propria fantasia

Sono i talli d’aglio il prodotto della settimana al mercato ortofrutticolo bergamasco. Inizia l’offerta di questo ortaggio che, generalmente viene valorizzato dalla ristorazione professionale ma anche il singolo consumatore può acquistarlo e dare sfogo alla propria fantasia.

Gli areali produttivi sono dislocati nelle regioni meridionali, in modo particolare Puglia e Campania, nei territori vocati per tradizione alla coltivazione di questa specialità.

I talli hanno le stesse proprietà dell’aglio: sono ricchi di vitamina C e aiutano l’organismo rafforzando le difese immunitarie, svolgono un azione antibatterica e detossicante, oltre a contribuire ad abbassare la pressione arteriosa e il colesterolo. Contenenti potassio, acido folico e sali minerali (ferro e zolfo), generalmente vengono indicati nelle diete ipocaloriche perché hanno la capacità di sciogliere le cellule adipose e accelerare il metabolismo.

Svolgono un’azione disintossicante del fegato, aiutano ad abbassare la pressione arteriosa e hanno un effetto vasodilatatore che riduce la probabilità di formazione dei trombi. Ma non è tutto: grazie alla presenza di una particolare sostanza chiamata allicina darebbero sollievo in caso di mal di denti e infiammazione gengivale. Secondo alcune ricerche, infine, contribuirebbero a ridurre il colesterolo e la glicemia nel sangue, e conterrebbero preziose sostanze antiossidanti, utili per combattere i radicali liberi e nella prevenzione del cancro.

In cucina si possono consumare sia crudi, in insalata sia bolliti e in questo caso sono indicati per insaporire risotto o pasta. In alternativa, è possibile tagliarli a pezzetti e farli saltare in padella con olio o burro, diventando una gustosa base per frittate e torte salate. Per pulirli basta tagliare un cm della base del fusto e asportare la parte finale del cilindretto dalla pallina in cima, sciacquarli sott’acqua corrente e tamponarli con un canovaccio.

Dando uno sguardo più in generale al mercato ortofrutticolo, rimane prevalentemente spagnola l’offerta di albicocche: si trova prodotto italiano per piccole quantità, con origine siciliana. Nella massa non evidenziano ancora la caratteristiche organolettiche richieste dal consumatore ma rispetto alla scorsa settimana è più facile trovare merce appetibile.

I volumi aumentano e progressivamente i prezzi si assestano pur rimanendo entro livelli medio-alti, anche perchè l’andamento climatico ha inciso negativamente sulla resa produttiva.

Iniziano ad arrivare le ciliegie pugliesi. Si tratta di varietà molto precoci, con una polpa piuttosto tenera accanto a quelle spagnole: per entrambe il valore di mercato è sostenuto.

Per le fragole si rileva una buona richiesta non supportata in maniera sufficiente dall’offerta e questo squilibrio ha portato il prezzo a valori abbastanza sostenuti.

Aumenta la disponibilità di pesche e nettarine, prevalentemente di origine iberica. Man mano diventa più facile reperire merce con il giusto grado di maturazione e le quotazioni risultano in progressiva diminuzione.

È buona la richiesta di meloni e il miglior raccolto al momento è quello siciliano, mentre per le angurie i volumi crescono ma le compravendite sono ancora sulle spine.

Passando al comparto orticolo, resta ottimo il rapporto qualità-prezzo degli asparagi. Dopo tanto tempo d’offerta dell’Italia meridionale, adesso i protagonisti sono quelli romagnoli e veneti che esprimono caratteristiche organolettiche più soddisfacenti, mentre le asparagiaie del sud si stanno avviando alla conclusione della campagna.

Cavolfiori e broccoletti si possono reperire anche con origine locale e i costi sono diminuiti considerevolmente rispetto a un paio di settimane fa.

Risulta decisamente in aumento la presenza di fagiolini boby siciliani: si trova anche merce marocchina che costa più o meno la metà a fronte di caratteristiche differenti.

Per concludere, sono stabili le altre referenze.

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