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Il disagio

A Torre Boldone riaperta la piattaforma ecologica: lunghe code per entrare

Un cittadino afferma: “Da quando è stata riaperta si creano code e bisogna aspettare anche due ore e mezza o tre prima di conferire i rifiuti"

A Torre Boldone è stata riaperta la piattaforma ecologica comunale, che serve anche Gorle. Da lunedì 4 maggio è accessibile ai cittadini di questi due paesi a giorni alterni, al mattino o al pomeriggio, con entrate contingentate.

In questi giorni si sono create lunghe file di auto all’ingresso: in questi mesi di lockdown molti hanno accumulato rifiuti da conferire alla piattaforma ecologica e chi vi si reca attende anche ore prima di entrare. Un cittadino afferma: “Da quando ha parzialmente riaperto ogni giorno si creano code e bisogna aspettare anche due ore e mezza o tre prima di accedere alla discarica. Entra un’auto alla volta e si è costretti a restare sotto il sole battente perché non ci sono piante o tettoie che possano riparare e ci sono anche anziani”.

“Restando a casa – specifica un altro abitante – in questi mesi le persone hanno accumulato rifiuti. Ci troviamo nel pieno della primavera, l’erba e le siepi crescono, tanti si sono dedicati alla potatura e hanno la necessità di gettare il fogliame, ma non è possibile aspettare così tante ore”.

coda piattaforma ecologica torre boldone

“Il primo giorno di apertura della piattaforma ecologica – dichiara Carlo Marcelli, capogruppo della lista “Abitare”, che siede tra i banchi della minoranza in consiglio comunale – alcuni cittadini sono rimasti in fila dalle 14 alle 18 ma non sono riusciti a gettare i suoi rifiuti perchè, giustamente, una volta concluso l’orario ha chiuso. Personalmente, considerando che il servizio di smaltimento dei rifiuti ha continuato a lavorare normalmente per tutto il periodo dell’emergenza, avrei fatto in modo che l’attività proseguisse lavorando in sicurezza. Mi reco qui con una certa frequenza e non ho mai visto situazioni di assembramento, anche perchè ha una struttura circolare: si entra con l’auto e si gettano i rifiuti per poi uscire. A mio avviso, però, il problema dell’apertura non è sorto tanto per il rischio di assembramento ma perché in virtù dell’emergenza si è deciso di chiudere il cancello e far accedere le auto una alla volta e trovandosi in una posizione un po’ pericolosa i veicoli si trovavano di fatto contromano davanti a una curva ad angolo. La viabilità, quindi, risultava problematica. Per un certo periodo, quando è rimasta aperta su prenotazione telefonando in Comune, ha funzionato con un discreto risultato. Per soddisfare le esigenze della cittadinanza, inoltre, gli Alpini hanno svolto una raccolta a domicilio dell’erba. Dopo aver contingentato gli ingressi e il lockdown nella misura in cui è stata riaperta la piattaforma ecologica si è creato l’ingorgo”.

Il consigliere Marcelli aggiunge: “Un’altra questione è rappresentata dal fatto che questa piattaforma è insufficiente per il territorio di Torre Boldone e non è possibile allargarla perchè lo spazio è limitato. Serve anche Gorle e in questo periodo deve necessariamente fare i turni aggravando ulteriormente la situazione: bisogna chiedersi se, viste le dimensioni, sia conveniente mantenere la condivisione tra i due Comuni. Sappiamo che se l’operazione GPS andasse in porto – io dico fortunatamente no perchè prevede un centinaio di appartamenti all’interno della zona industriale – la piattaforma ecologica verrebbe rifatta e ingrandita. Quando si è trattato di firmare la convenzione tra noi e Gorle in consiglio comunale abbiamo sollevato la questione che era sottodimensionata e la maggioranza ha risposto che ne è a conoscenza, ha un progetto per ingrandirla e auspica che decolli. La piattaforma ecologica, però, va ampliata anche se non si concretizzasse: la prima indicazione è quella di slegarsi da Gorle dandogli il tempo utile per potersi attrezzare e fare le sue scelte, oppure trovare alternative. Per esempio nella parte alta di Torre Boldone si potrebbe creare un’altra piattaforma che ne soddisfi le esigenze, lasciando quella attuale a supporto del resto del paese e di Gorle: non è facile perchè significa avere altri operatori sul territorio che lavorano ma dimezzerebbe il disagio”.

Dal canto suo, il sindaco Luca Macario spiega: “La raccolta del sacco rosso e dei rifiuti differenziati porta a porta è sempre stata garantita, dall’8 aprile i volontari hanno effettuato la raccolta dello sfalcio del verde porta a porta e dal 15 aprile la piattaforma ecologica era aperta su appuntamento per il conferimento dei rifiuti ingombranti. Nonostante questi servizi, prevedevamo che nei primi giorni di apertura ci fosse più affluenza e che ci potessero essere code. Chiedo ai cittadini di rispettare il proprio turno ed eventualmente posticipare il conferimento in caso di forte afflusso, questo soprattutto per rispetto nei confronti degli addetti e degli Alpini che svolgono volontariato sul luogo”.

Il sindaco Macario, inoltre, specifica che “la coda di questa mattina (sabato 9 maggio, ndr) era formata dai cittadini di Gorle che vengono ospitati alla piattaforma di Torre Boldone”. Infine, aggiunge che alle 17.45 si era esaurita mostrando la foto qui di seguito riportata.

fine coda piattaforma ecologica torre boldone
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