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La storia

“Aiutatemi a dare una vita dignitosa a mia figlia Ilaria, colpita da un’encefalite”

Carlo Parimbelli ha aperto una raccolta fondi per poter far fronte alle spese improvvise che dovrà affrontare non appena la figlia Ilaria, dichiarata invalida grave al 100%, verrà dimessa dalla clinica riabilitativa

Ilaria Parimbelli è una ragazza di 26 anni. Abita a Dalmine. Fino al 23 settembre di un anno fa la sua vita era simile a quella di una qualsiasi giovane donna della sua età, piena di sogni e di progetti: aveva un lavoro, contribuiva al movimento politico NostraDalmine, aveva parecchi amici e stava ristrutturando la casa in cui sarebbe andata a vivere assieme al fidanzato.

L’encefalite erpetica probabilmente neanche sapeva cosa fosse. Si tratta di un’infezione cerebrale causata da herpes labiale, una complicazione di quello che comunemente tutti chiamiamo “febbre della bocca”. Colpisce ogni anno una persona su 500mila, per questo è considerata una malattia rara.

“La mattina del 23 settembre mi ha svegliato mia figlia – ricorda il padre, Carlo Parimbelli -, aveva un fortissimo mal di testa e diceva di sentire delle urla che, in realtà, erano solo nella sua testa. Siamo andati in ospedale, ma dopo una visita ci hanno rimandato a casa. Tre giorni dopo, il 26 settembre, i sintomi sono tornati, forse ancora più forti. Così, come espressamente richiesto dal medico curante, Ilaria è stata portata al pronto soccorso del Papa Giovanni XXIII. È stata ricoverata in terapia intensiva dal 27 settembre al 5 novembre, con ventilazione e respirazione forzata con tracheotomia, in coma farmacologico indotto per tentare di contenere i danni dell’infezione, sempre al cervello”.

La diagnosi è drammatica e scioccante: encefalite erpetica.

“La notte tra il 4 e il 5 ottobre ha subito d’urgenza una cranioctomia, un intervento neurochirurgico che ha portato all’asportazone di una parte della teca cranica, per ridurre la pressione intracranica e salvarle la vita – spiega ancora il padre -. L’intervento è riuscito. La settimana di Natale, il 27 dicembre 2019, Ilaria è tornata in sala operatoria per un intervento neurochirurgico di riposizionamento della parte di teca cranica asportata ad ottobre. Anche in questo caso, intervento riuscito. Da un ulteriore esame di rachicentesi ci è stata confermata la diagnosi di encefalite erpetica, con danni evidenti riscontrati nell’emisfero destro e in parte nell’emisfero sinistro del cervello”.

Il 25 ottobre a Ilaria viene fatto un impianto di PEG per consentire l’alimentazione dall’esterno. Viene riconosciuta, da una commissione medico-legale, persona con disabilità grave al 100%: è in uno stato di minima coscienza, non deambula autonomamente ed è dipendente in tutte le attività quotidiane.

“Dal 5 novembre all’11 febbraio mia figlia è stata ricoverata nel reparto di riabilitazione della Casa di Cura San Francesco di Bergamo – continua Carlo Parlimbelli -. Dal 11 febbraio ad oggi è invece degente nel reparto di riabilitazione fisica/cognitiva/sensoriale del Centro Cardinal Ferrari di Fontanellato, a Parma. La nostra famiglia ha affittato un appartamento nei pressi della struttura, anche se non la possiamo vedere praticamente mai a causa di questa emergenza sanitaria”.

Tra pochi giorni Ilaria verrà dimessa anche dal centro di Parma, e dovrà tornare a casa: “Dovremo stravolgere la nostra abitazione, recuperare tutto il materiale per assisterla e trovare un’auto più grande e attrezzata per gli spostamenti” spiega Carlo Parimbelli. Che proprio per far fronte a tutte queste spese ha aperto una raccolta fondi su Facebook: “Chiediamo un aiuto per poter assicurare a Ilaria una quotidianità dignitosa”.

LA RACCOLTA FONDI SU FACEBOOK

Oltre alla raccolta fondi aperta su Facebbok, è possibile fare una donazione anche sul conto corrente di Ilaria: IT68C0306952973100000009240, Banca Intesa Sanpaolo di Dalmine.

 

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