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Centro Salesiano DON BOSCO

La testimonianza

Daniele Cassioli, campione cieco di sci nautico: “La debolezza può diventare forza”

Il campione di sci nautico, cieco dalla nascita, ha incontrato gli studenti del centro Salesiano don Bosco di Treviglio dando un bellissimo messaggio

In un momento come quello che stiamo vivendo ormai da diverse settimane, nel quale a tutti sono richiesti impegno e capacità di resilienza di fronte agli eventi, ripercorriamo insieme alcuni spunti di riflessione emersi in occasione degli incontri per la festa di don Bosco di quest’anno. Testimonianze, come quella di oggi di Daniele Cassioli, che ci dicono che il buio si può trasformare in luce, la debolezza in forza, la rabbia in speranza, come racconta Gaia, studentessa di quarta classico al centro Salesiano “Don Bosco” di Treviglio.

Daniele Cassioli, cieco dalla nascita, ha vinto innumerevoli titoli mondiali di sci nautico, è fisioterapista, ha scritto un libro e chissà quante altre incredibili cose che lo riguardano non ci ha detto. Ciò che colpisce di lui è la forza di volontà, la tenacia e la determinazione: ha trasformato la disabilità in una carta vincente. Se dovessi dare un titolo alla sua vita sceglierei il detto: “Se hai una buona scusa… non usarla”. Quante persone per molto meno vedono il loro destino segnato e dipinto di grigio. Lui invece è stato capace di sfruttare “il vento contro” (titolo del suo libro) e renderlo un trampolino di lancio per ogni sfida.

Spesso ciò che sembra farci sprofondare racchiude in realtà l’energia potenziale e necessaria per farci arrivare in alto, così in alto da mostrare quanto è bello il panorama della vita. Ed allora il buio si trasforma in luce, la debolezza in forza, la rabbia in speranza. Lo sport è stato per lui un’ancora di salvezza, la passione che riempie le sue vene di felicità, la benzina che gli permette di continuare a migliorarsi e a crescere. Ha fondato un’associazione per bambini che come lui non possono vedere, perché per fare del bene a noi stessi dobbiamo anzitutto farlo agli altri. Ci dicono sempre che “i limiti sono fatti per essere superati”, ma è anche vero che “tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”… Daniele su questo mare ha sciato facendo qualcosa di meraviglioso con la sua esistenza. Ci servono persone come lui che con la loro vita testimoniano che è possibile superare i luoghi comuni.

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