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Il paese più colpito

Nembro torna a respirare, ma mentre conta le vittime preoccupa la crisi socio-economica

Il sindaco: "L'emergenza ha messo a nudo molte situazioni di fragilità". Gli effetti sul bilancio: per la parte corrente possibile squilibrio tra i 450 e i 750mila euro

Nembro torna a respirare. Per quello che è diventato il paese simbolo dell’emergenza coronavirus, il periodo più buio è ormai alle spalle. Il numero dei decessi, in netto calo da inizio aprile, ha registrato per la prima volta uno ‘zero’ la scorsa settimana, quella che dal 19 va al 25 aprile. Un abisso dal quale si è risaliti lentamente: basti pensare che nella settimana più nera di tutte (8-14 marzo) erano mancate 60 persone.

Anche se qualcuno è tuttora ammalato, “il numero totale dei positivi si è stabilizzato – si legge nella relazione esposta dal sindaco Claudio Cancelli al Consiglio comunale -. La ripresa non potrà essere che graduale e sottoposta a regole ben precise per evitare una nuova crescita della diffusione del virus”.

Generico aprile 2020

L’emergenza socio-economica

La relazione fotografa la situazione attuale sotto vari aspetti, a partire dall’altra emergenza: quella socio-economica. Si parte dalle 301 domande presentate per i buoni spesa alimentari (252 quelle in regola) assegnati alle famiglie in difficoltà per un importo pari a 71.360 euro. Un numero “superiore alle aspettative, a dimostrazione di un bisogno diffuso e di situazioni di fragilità che l’emergenza ha messo a nudo” (secondo i numeri disponibili sul sito del Comune, a Nembro risiedono 11.616 persone per 4.857 nuclei familiari). Se le risorse ottenute con le donazioni al Comune hanno permesso di rispondere a questi bisogni, ora ci si pone il problema di come sostenerli sul medio periodo.

dati Nembro

Altre difficoltà riguardano i pagamenti di mutui e affitti, per lo più determinate dai cali di reddito conseguenti la riduzione o la perdita del lavoro. L’auspicio è che il Governo dia una mano stanziando altri fondi per il sostegno alle famiglie. “Dalla nostra parte – sottolinea l’amministrazione – dobbiamo ringraziare i cittadini per la generosità che stanno dimostrando: abbiamo ricevuto donazioni per oltre 150mila euro” che saranno in gran parte destinati a contributi economici alle famiglie a partire dai prossimi mesi.

Gli effetti sul bilancio

Le conseguenze dell’epidemia peseranno anche sul bilancio comunale. Per la parte corrente l’amministrazione stima un possibile squilibrio tra i 450 mila e i 750 mila euro. “Avremo minori entrate che riguardano l’addizionale Irpef, l’imposta sulla pubblicità, i parcheggi – elenca -. La stessa Imu, per cui avevamo previsto un incremento dell’aliquota di circa 3-4 decimali, accompagnata da uno sgravio per alcune categorie, verrà proposta con le stesse aliquote dello scorso anno perché ci rendiamo conto delle difficoltà che tutte le attività avranno. Ciò determina un minor gettito pari almeno a 100 mila euro”.

Mancheranno anche le entrate per il servizio del nido, compresi i finanziamenti regionali. L’amministrazione ha tuttavia annunciato di voler azzerare le rette del periodo di mancato servizio con un imminente provvedimento di giunta.

C’è poi la questione relativa alla Tari per le attività forzatamente chiuse, in particolare bar e ristoranti. In quest’ottica si sta pensando ad uno spostamento delle scadenze, ma anche ad un provvedimento di abbattimento dell’importo determinato dalla tariffa. “Ciò – si fa notare – comporterà uno squilibrio nel rapporto entrate-uscite di non semplice gestione”.

dati Nembro

Fase 2: test e sicurezza

Capitolo riapertura di servizi e attività, la parola d’ordine è prudenza. A Nembro i contagi ufficiali sono 244, compresi guariti e deceduti. “Ma sappiamo bene che il tasso di mortalità da noi registrato sulla popolazione a partire dal 23 febbraio è ben dell’1,52% – osserva il sindaco Cancelli -. Se togliamo il numero di decessi nello stesso periodo del 2019 si riduce solo all’1,34% su tutta la popolazione. Considerata la mortalità del virus – aggiunge – non è irragionevole stimare al 50% o più la percentuale della popolazione” che lo ha contratto.

Molte di queste persone, però, non sono state sottoposte ad alcun test. E nemmeno quelle entrate in contatto con loro. Se da un lato Ats ha avviato i primi test sierologici sul territorio, resta l’incognita sull’ottenere una copertura adeguata in tempi accettabili. “Nemmeno è chiaro – sottolinea il primo cittadino – come sarà possibile fare il tampone a tutti quelli che dovessero risultare positivi alla ricerca anticorpale”.

Non per niente l’amministrazione è stata coinvolta in un progetto di studio sieroepidemiologico sulla popolazione. La proposta, avanzata dal Centro Sant’Agostino, è sul tavolo del Comitato Etico provinciale. “Se approvata – dice il sindaco – potrà dare la possibilità di capire cosa è successo a Nembro, qual è stata la diffusione del Covid-19 e fornire indicazioni per affrontare il futuro”.

I parchi restano chiusi

A proposito di prudenza, l’amministrazione ha anticipato alcune decisioni. Come quella di mantenere fino al 17 maggio l’ordinanza di divieto della vendita dei giochi d’azzardo, compresi i gratta e vinci. E di mantenere chiusi i parchi comunali viste le difficoltà nel controllare gli accessi e assicurare il distanziamento tra persone adulte e bambini.

Confermata anche un’apertura controllata nei cimiteri, con orari ridotti e accessi limitati: ci sarà l’obbligo di rispettare il distanziamento sociale e, ovviamente, di portare guanti e mascherina.

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