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Oltre l'emergenza

“Gal” di Bergamo e di Brescia uniti per sostenere le aree rurali e montane

Gruppi di Azione Locale insieme per favorire e raccogliere lo scambio di informazioni, proposte, iniziative e buone pratiche da proporre alla Rete Rurale Nazionale del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali

Nell’ambito delle attività previste dal Programma RRN-ReteLeader (Rete Rurale Nazionale), i Presidenti dei GAL (Gruppi Azione Locale) delle province di Bergamo e Brescia – Gal Colli di Bergamo e del Canto Alto, Gal Valle Brembana 2020, Gal Val Seriana e dei Laghi Bergamaschi, Gal Garda Valsabbia 2020 – hanno risposto in modo unitario e coeso alla richiesta, dell’assistenza tecnica del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali per evidenziare, in questo periodo storico reso particolarmente difficile dall’emergenza sanitaria Covid-19, quali proposte ed iniziative mettere in campo per assicurare l’efficace gestione del Leader, anche sotto il profilo attuativo, temporale e delle necessità che le popolazioni che vivono nelle aree rurali e montane, di questi territori, esprimono in questa fase di grande crisi economica e sociale.

I territori dei GAL al “centro” dell’emergenza sanitaria da Covid-19 delle province di Bergamo e di Brescia in Lombardia stanno subendo un forte contraccolpo che mina il sistema socio economico soprattutto nei meccanismi che regolano il funzionamento delle comunità.

Il sistema sociale e dunque le persone e le imprese del settore agricolo e delle filiere collegate si sono trovate ad affrontare lo stravolgimento della “normale vita quotidiana”. Il sistema economico ha subito una sorta di paralisi delle attività con una conseguente generale forte contrazione, in particolare i settori commerciale e turistico e la loro connessione con il sistema agroalimentare: agriturismi, pasticcerie, alimentari, forni, ortofrutta, macellerie, latte e formaggi e tutte le filiere di commercializzazione collegate ai beni agro-alimentari. Inoltre tutta la filiera di promozione e sviluppo turistico legata a queste aree con una vocazione turistica molto importante (vedi Valli Orobiche, Bergamasche, bacino del Lago di Garda e d’Iseo oltre alla città di Bergamo) subiranno una importante decrescita economica per le quali occorrerà formulare /predisporre adeguati strumenti di marketing capaci di stimolare una rapida ripresa della domanda.

I GAL delle province di Bergamo e Brescia, che con i loro Direttori e staff sono stati sempre attivi durante questi mesi di emergenza, si presentano in modo solidale e in forma collaborativa di fronte alla sfida di far ripartire l’economia rurale di questi territori, consapevoli che indicare proposte e soluzioni d’area vasta, possa contribuire ad avere un ruolo più incisivo e performante nelle indicazioni da inviare sia al Ministero che alla Regione per utilizzare al meglio le risorse a disposizione.

Per questo motivo è stato inviato un documento unitario, sottoscritto da tutti i direttori tecnici dei GAL, alla Rete Rurale nazionale, che ha apprezzato lo sforzo di condivisione, in modo che le informazioni raccolte a livello nazionale possano essere elaborate al fine di individuare eventuali soluzioni, realizzare rapidamente un dossier per i GAL e avviare una fase di rideterminazione delle risorse da allocare.

Al fine di recuperare informazioni utili i GAL bergamaschi e bresciani hanno predisposto un questionario di “ascolto” disponibile sul sito di ciascun GAL.

La Rete Rurale Nazionale 2014-2020

Il Programma di sviluppo rurale 2014-2020 della Rete Rurale Nazionale italiana è stato adottato dalla Commissione Europea il 26 maggio 2015, con una dotazione finanziaria pari a circa 60 milioni di euro dal bilancio UE e 55 milioni di euro di finanziamenti nazionali.

La politica di sviluppo rurale dell’UE mette a disposizione degli Stati membri una dotazione finanziaria (pari complessivamente a circa 21 miliardi di euro di spesa pubblica) per gestire a livello nazionale o a livello regionale una serie di programmi cofinanziati in un quadro pluriennale (118 programmi in 28 Stati membri). Il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) cofinanzia in Italia 21 programmi, uno per ciascuna regione/provincia autonoma, a cui si aggiungono un programma nazionale riguardante la gestione del rischio, l’irrigazione e la biodiversità animale ed uno specifico per la Rete Rurale Nazionale.

La nuova Rete Rurale Nazionale rappresenta uno strumento operativo in grado di affrontare questioni prioritarie, a partire dal miglioramento dell’attuazione e gestione dei programmi (PSR). La programmazione 2014-2020 punta sul maggior coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, la trasparenza e la visibilità delle politiche comunitarie e nazionali, sottolineando le opportunità per i giovani e la promozione dell’innovazione nel settore agroalimentare e forestale.

La ReteLeader

Leader è l’acronimo di Liaison Entre Actions de Développement de l’Économie Rural (collegamento tra le azioni di sviluppo dell’econ omia rurale). Dal 1989 è uno degli strumenti delle politiche europee per promuovere l’innovazione nelle aree rurali italiane attraverso la creazione di GAL – Gruppi di Azione Locale che hanno il compito di elaborare e realizzare una strategia di sviluppo locale sostenibile e progetti di cooperazione fra i territori.

Rete Leader è un progetto della Rete Rurale Nazionale 2014-2020 ideato per offrire una piattaforma dove costruire e condividere la conoscenza sui GAL, sulle strategie di sviluppo locale e sui progetti di cooperazione.

Il progetto si articola in sei attività per stimolare la partecipazione degli attori delle aree rurali, migliorare la qualità dell’attuazione delle strategie di sviluppo locale e dei progetti di cooperazione Leader, promuovere la diffusione di azioni innovative, approfondire le modalità di programmazione e gestione delle azioni di sviluppo locale nelle aree rurali, informare sulle opportunità e i bandi aperti, raccontare i progetti attivati e i risultati ottenuti.

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