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Di brignano

Una sottoscrizione “Per la famiglia di Claudio Polzoni”, il carabiniere 46enne ucciso dal Covid

Raccolti, ad oggi, oltre 9mila euro per sostenere Cristina, la moglie, e la figlia del militare che operava a Bergamo

Per dare un primo aiuto alla famiglia dell’appuntato Claudio Polzoni“. Con questo intento è stata aperta dal maresciallo Mamilio Farinetti e dall’Associazione Nazionale Carabinieri una sottoscrizione per sostenere Cristina, la moglie, e la figlia di 10 anni. Un aiuto concreto alla famiglia del primo militare deceduto per Coronavirus, impegnato tra le forze dell’ordine che operano nella Bergamasca. Un gesto di solidarietà e vicinanza non solo simbolico.

Claudio Polzoni, 46anni, residente a Brignano Gera d’Adda, era in servizio alla centrale operativa del comando provinciale di via delle Valli, a Bergamo. L’appuntato scelto dei carabinieri è stato ricoverato in terapia intensiva lo scorso 13 marzo con tutti i sintomi tipici dell’infezione da Covid-19, poi confermata dal tampone di controllo. L’ultima volta che si è recato al lavoro è stato il 29 febbraio. Nei giorni successivi il suo quadro clinico ha avuto un costante peggioramento. Dopo una settimana intubato all’ospedale di San Donato a combattere per la vita se n’è andato, da solo. Inutili gli sforzi dei medici che non sono riusciti a salvarlo.

Il Comandante Generale e tutta l’Arma, nello stringersi intorno al dolore della famiglia, hanno ricordato che “il militare in servizio alla Centrale Operativa di Bergamo da quasi dieci anni, era divenuto un valido riferimento per i colleghi in pattuglia sul territorio bergamasco e per tutti coloro che si rivolgevano al “112” per chiedere aiuto, un consiglio o semplicemente per una rassicurazione”.

Aperta il 17 marzo, il giorno dopo il decesso dell’appuntato scelto in servizio a Bergamo, la sottoscrizione che in poco più di un mese ha raccolto oltre 9mila euro vuole essere “un gesto di solidarietà dei Carabinieri del SIM per la famiglia Polzoni” ricorda l’Arma. L’ultima, in ordine di tempo (22 aprile), è una donazione cumulativa di 600 euro fatta dai soci dell’associazione nazionale Carabinieri Media Valseriana.

“Nessuno è morto sino a quando è presente nei pensieri e nel cuore di coloro che lo amano” scrive un donatore. Molte le persone comuni, i militari e i colleghi della provincia bergamasca che accanto alla donazione dedicano a Polzoni e alla sua famiglia parole commosse. “Claudio, ti porterò sempre nel cuore. Riposa in pace” scrive Gianluca Foschi, mentre Gianfranco Ravida ricorda che “un piccolissimo dono non basterà a colmare il vuoto che ha lasciato alla sua famiglia”. Francesco Floris si rivolge direttamente ai suoi cari “Alla famiglia dello sfortunato collega dico solo forza e coraggio”, mentre Pietro Picone rassicura “Riposa in pace. Caro collega, l’Arma sarà vicina alla tua famiglia”. Parole commoventi, come quelle di chi scrive “vicino nel dolore, coraggio piccola tuo papà ti sarà sempre vicino, non lo vedrai ma ci sarà!”, o Francesco Ruello che rivolgendosi direttamente a Claudio gli chiede “saluta la mia mamma”.

Qualcuno, oltre alla donazione, lancia anche un invito: “Se nel nostro piccolo tutto facessimo il nostro, potremo non far aver nessun problema alla famiglia del collega scomparso”. Per chi vuole sostenere la famiglia Polzoni “è stato creato un Money Box su PayPal – si legge nel post della sottoscrizione dell’Associazione Nazionale Carabinieri – raggiungibile al seguente link http://paypal.me/pools/c/8ny8zcZCUX.  Chi non è registrato su PayPal, può comunque donare con carta di credito allo stesso link”.

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