Polemica durante la seduta del Consiglio comunale a distanza di lunedì 20 aprile ad Albino, uno dei paesi della Valle Seriana più colpiti dall’emergenza coronavirus.
“Siamo rimasti esterrefatti da come il sindaco (Fabio Terzi, a capo di una civica sostenuta da Lega e Forza Italia ndr) nel rispondere alla comunicazione chiara e doverosa di Simonetta Rinaldi, capogruppo di Ambiente e Beni Comuni, abbia alzato i toni senza alcun motivo – sostengono le minoranze -. La nostra unica volontà era quella di rinnovare la disponibilità alla collaborazione e al dialogo, sottolineando come quest’ultimo sia stato reso impossibile data la mancanza di risposte ufficiali per iscritto a qualsiasi nostra richiesta. I Consiglieri di minoranza sono eletti dalla cittadinanza ed è loro diritto e dovere, soprattutto in questo momento drammatico, essere informati tempestivamente su quanto messo in atto dall’amministrazione”.
“La deliberata e ostinata volontà di non rispondere alle nostre richieste – proseguono – e il comportamento sprezzante assunto dal sindaco sono a dir poco inqualificabili e mortificano il nostro impegno. Nessuno di noi ha mai avuto la presunzione di volersi sostituire al COC o di voler interferire nella sua attività, come è stato fatto credere nel suo sfogo inappropriato (minuto 2:04:00 circa del video, fanno notare le minoranze ndr). Semplicemente abbiamo chiesto dialogo e posto domande a cui tutt’oggi non è stata data alcuna riposta. Ci saremmo aspettati dal sindaco anche due parole sulla nostra Fondazione Honegger, che da qualche giorno ospita pazienti Covid-19. Il Consiglio Comunale è forse diventato una pura e sterile vetrina di come impeccabilmente l’amministrazione abbia agito in questi mesi?”.
La replica
Il sindaco Fabio Terzi, contattato per una replica, fa sapere di “non volere prestare il fianco” a quello che definisce “il ping pong delle critiche reciproche. In questo momento non servono a nessuno. Non è questo il tempo della guerriglia politica – aggiunge – delle contestazione e del rinfacciarsi le cose, quando c’è da pensare a cose più importanti, in primis ricostruire una comunità fiaccata da macerie materiali e immateriali. E poi nessuno sta contestando il nostro operato e i nostri servizi – conclude il primo cittadino –. Sono tranquillo e sereno perché so di avere fatto il massimo. Il mio impegno dovrà essere ancor più importante nella delicata fase della ripresa”.
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