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Festival Orlando - ass. Immaginare Orlando

La kermesse

Riprogrammate le date di Orlando: il festival si “fa in due”

Per la settima edizione l'appuntamento è nei primi weekend di agosto e novembre

Riprogrammate le date per il Festival Orlando: l’edizione 2020 della kermesse culturale che indaga e racconta le diversità, inizialmente in agenda per maggio, a causa delle misure di contenimento del contagio da Coronavirus si terrà in due diversi momenti, nei weekend dal 4 all’8 agosto e dal 5 all’8 novembre.

“Vogliamo guardare avanti e ridisegnare il Festival con il desiderio di contribuire alla rinascita di Bergamo come città di cultura, bellezza e incontro.- spiega il direttore artistico Mauro Danesi; in questo momento così drammatico, sentiamo di doverci mettere a servizio della comunità”.

La riprogrammazione, ci tiene a sottolineare Danesi, è stata “una decisione collettiva, che riconosce la responsabilità sociale nel continuare a fornire un servizio che aiuti a ricercare letture sul contemporaneo” e che nasce da un dialogo plurale che la direzione artistica ha intessuto con i tanti partner del progetto, a partire da Comune di Bergamo e Festival Danza Estate, e con gli artisti e artiste coinvolte in questa edizione.

Tra questi, Silvia Gribaudi, Alessandro Sciarroni, Valentina Pagliarani, Irene Serini, Chiara Cremaschi, Luigi Leto, Susanna Alberti, Toilet Club Milano, Silvia Briozzo, Sara Luraschi, Lucio Guarinoni, Giovanna Garzotto, Sophie Hames.

“Ma confermare il Festival è stata anche una scelta politica – prosegue il direttore artistico -, di sostenere gli impegni presi rispetto ad un sistema culturale che vede una crisi economica complessa e senza precedenti”. Infatti, i compensi pattuiti dal progetto verranno riconosciuti a tutte le persone coinvolte.

Tutti i contenuti che erano stati programmati saranno recuperati e allo studio ci sono anche modalità di fruizione degli eventi differenti rispetto a quelle tradizionali, “Perchè – spiega Danesi – parte delle attività potrebbero spostarsi in spazi alternativi oppure online, in osservanza delle normative ministeriali che saranno attive“.

Nel frattempo, due dei progetti laboratoriali di comunità e territorio che su cui lavora il Festival si sono già reinventati su online. Sono il progetto Over 60 (in collaborazione con Festival Danza Estate) e Sguardi di un certo genere (progetto di Bergamo per i Giovani, con Consorzio Sol.Co Città Aperta e HG8O Impresa Sociale).

Orlando 2020 sarà un’edizione differente, ma più resistente e resiliente che mai – conclude Danesi -. Le parole chiave che ci stanno guidando, in mezzo ai tanti interrogativi e le fatiche di questo periodo, sono responsabilità, cura e relazione. Quello che spero vivamente è che questo periodo di crisi spinga ancor più a creare alleanze, reti, costellazioni mutevoli tra enti culturali, pubblici e privati: solo rimettendo al centro le relazioni, e rieducandoci a queste, potremo forse trovare un nuovo equilibrio”.

 

Foto di Gianfranco Rota. Soggetto: Francesca Pennini, compagnia CollettivO CineticO, nello spettacolo “10 Miniballetti”, Edizione 2016 di ORLANDO Festival

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